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BRINDISI – “Vitamin C.C.C. (Copyleft & Creative Commons)”, seminario di testimonianza sul tema del Copyleft e delle licenze Creative Commons.

Un gruppo informale di giovani brindisini, eterogeneo per composizione e competenze, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, in partenariato con CSV Poiesis Brindisi, Acli Prov.le Brindisi, Giovani delle Acli Prov.le Brindisi, Unione Sportiva Acli Prov.le Brindisi, Acli Arte e Spettacolo Brindisi, Cooperativa Senza Confini, Arci Zero Brindisi, Associazione Mamadù, Cooperativa Solidarietà e Rinnovamento, Legambiente Brindisi, propone, grazie all’iniziativa Laboratori dal Basso – realizzata da ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione) e Bollenti Spiriti – “Vitamin C.C.C. (Copyleft & Creative Commons)”.

L’incontro si terrà il 17 ottobre 2014 presso il CAG (Centro di Aggregazione Giovanile) di Brindisi, Strada per Contardo, 60 – 72100 Brindisi, dalle ore 16:00 alle 20:00.

Si tratta di una testimonianza formativa-informativa, completamente gratuita, testimonianza realizzata con il contributo dell’iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007–2013, che prevede il coinvolgimento di una figura chiave nell’ambito dei Creative Commons e del Copyleft. L’esperto individuato è l’Avv. Simone Aliprandi, impegnato in attività di consulenza, formazione e ricerca nel ramo del diritto d’autore e del diritto dell’ICT, che interverrà con la testimonianza dal titolo “Approfondimento dei nuovi modelli di gestione del diritto d’autore e del Copyleft”.

Il relatore invitato è responsabile del progetto Copyleft-Italia.it e gestisce il servizio di informazione e consulenza online Copyright-Italia.it; ha pubblicato alcuni libri sul diritto d’autore e sulla cultura open (rilasciando tutte le sue opere con licenze di tipo copyleft). Collabora con alcune cattedre universitarie nell’ambito dell’Informatica Giuridica e del Diritto della comunicazione.

Il seminario, strutturandosi nell’ambito dell’innovazione tecnologica, proporrebbe con un apporto teorico la conoscenza di questi specifici tipi di licenze creative e del diritto d’autore, attraverso una maggiore qualificazione dei partecipanti: ne conseguirebbe anche il potenziamento delle capacità di raccordo tra i vari attori socioeconomici territoriali (ugualmente interessati dalla tematica in oggetto) di fare rete. Le applicazioni delle licenze creative e del diritto d’autore sono molteplici e adeguabili a vari campi e a varie esigenze. In particolare il Copyleft individua un modello di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l’autore (in quanto detentore originario dei diritti sull’opera) indica ai fruitori dell’opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali: la condizione principale obbliga i fruitori dell’opera, nel caso vogliano distribuire l’opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). Ecco che si parla di licenze Creative Commons, che offrono sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati” (non autorizzare per usi prevalentemente commerciali dell’opera o per la creazione di opere derivate, e nel caso di derivazioni, imporre l’obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell’opera originaria (un esempio pratico e noto a tutti è l’Enciclopedia libera Wikipedia). Le combinazioni di queste scelte generano le sei licenze CC, disponibili anche in versione italiana. L’aggiornamento delle competenze richieste dal mercato del lavoro, in direzione sempre più tecnologica, prescinde dall’originalità degli strumenti a disposizione, delle idee e dalla creatività di base che attraverso i Creative Commons e il Copyleft possono incanalarsi verso la ricerca di un’occupazione specifica se non addirittura verso la realizzazione di un’attività imprenditoriale apposita.

Le parole chiave Copyleft e Creative Commons hanno ispirato il gruppo informale nella stesura di questo progetto pensando ad una società aggiornata, basata su un modello open, di condivisione allargata dei contenuti e delle risorse, così come già compreso dal Terzo Settore in Puglia.

Per maggiori informazioni visitare il blog www.vitamincccblog.blogspot.com oppure il sito ufficiale dei Laboratori dal Basso www.laboratoridalbasso.it .

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