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BRINDISI, FLORA: Ho preso atto di una serie di cose che sono avvenute.

Come sapete, un mese fa ho chiesto al Comune di Brindisi, con due lettere, di trovare qualcuno in grado di rilevare il mio impegno o quanto meno di affiancarmi. Questa sera scade il termine che ho assegnato a questa trattativa e fino ad ora, né io, né il mio avvocato, abbiamo ricevuto una proposta concreta.


Considerando gli ottimi rapporti che ho con la tifoseria e con i ragazzi che indossano questa maglia, ho pensato di andare avanti. Ho fatto un patto con i tifosi e voglio mantenere l’impegno fino a quando mi sarà possibile, come ho sempre fatto nella mia vita.  Ho parlato con i calciatori. I ragazzi sono contentissimi, mi avevano già chiesto di restare e hanno plaudito la mia decisone. Mi hanno chiesto di venire più spesso a Brindisi. Sono orgoglioso di loro, come credo dovrebbero esserlo tutti. A questo punto chiunque fosse realmente interessato al Brindisi, questa volta, dovrà bussare alla mia porta con molta delicatezza ed umiltà, sarà accolto a braccia aperta.
La S.S.D. Calcio Città di Brindisi non deve essere un bersaglio sul quale sparare solo perché appartiene ad Antonio Flora. La squadra è della città e spero di rivedere tanta gente allo stadio perché abbiamo un obbiettivo importante da raggiungere. Non posso pensare che chi governa la città sia insensibile a ciò che significa la passione sportiva, senza secondi fini, per migliaia di appassionanti.

Forza Brindisi!

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