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Inquinamento a Brindisi. Iniziativa europea di PeaceLink e Salute Pubblica

Si prega di dare informazione della nuova iniziativa che PeaceLink ha attivato presso la Commissione Europea, questa volta per difendere il diritto alla salute e all’ambiente dei cittadini di Brindisi.

Riteniamo che la Commissione Europea debba esaminare la situazione di Brindisi, alla luce della Direttiva Europea sulle Emissioni Industriali 2010/75/EU.

Brindisi è una bomba. Si può trovare nel suo ambiente ogni tipo di agente inquinante e l’impatto sulla popolazione è estremamente importante, come riportato nel Report BMC Pregnancy and Childbirth sulle malformazioni neonatali di bambini nati da madri che vivono a Brindisi.

Nella discarica brindisina di Micorosa, ad esempio, sono stati trovati – ne ha dato informazione l’Espresso – importanti quantità di agenti inquinanti: cloruro di vinile in quantità di 7,7 milioni volte oltre il limite; 1,1 dicloretilene 198 milioni di volte superiori al limite; benzene 50.000 volte oltre il limite, diossina 40 volte oltre il limite.Con questa lettera, intendiamo inoltre portare all’attenzione della Commissione Europea il fatto che Brindisi sia sede di una serie di grandi impianti industriali, i cui effetti sulla popolazione sono critici e potenzialmente molto pericolosi.

In alletato trovate la lettera originale in inglese e la traduzione in italiano.

Marco Alvisi, Salute Pubblica

Antonia Battaglia, Peacelink

Alessandro Marescotti, Presidente nazionale di Peacelink

Maurizio Portaluri, Oncologo nel Servizio Pubblico Nazionale

Ornella Tarullo, Peacelink

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