BRINDISI, Programma 1 dicembre 2014 GIO Donne e professioni
Il seminario –incontro Donne e professioni si propone di trattare un tema di urgente attualità, nella perdurante situazione di crisi economica che colpisce l’Europa e l’Italia in particolare, con uno sguardo nuovo per due motivi.
Innanzitutto un’ ottica di genere, si vuole cioè attirare l’attenzione e la riflessione sul grande patrimonio rappresentato dal lavoro femminile, dall’impegno attivo delle donne, non sempre e non ancora riconosciuto come fattore di crescita, e quindi non pienamente valorizzato” .
In secondo luogo si propone la riflessione su quella che si potrebbe definire la “leadership femminile” attraverso la narrazione esperienziale di alcune tra le donne –molto poche invero- che hanno raggiunto posizioni importanti del nostro paese.
Non quindi uno sguardo lamentoso, o rivendicativo, ma propositivo ed educativo per le nuove generazioni: attraverso il racconto di storie, intessute di soggettività, emozioni e passioni, Il GIO(Osservatorio interuniversitario, quindi teso alla formazione)percorre un itinerario innovativo della formazione stessa, ricordando quanto afferma Rosabeth Moss Kanter professoressa della Harvard Business School: “Le narrazioni sono strumenti potenti di leadership”.
Se la crisi economica colpisce attraverso fenomeni di esclusione sociale, se esiste concretamente il pericolo – e la realtà spesso- di un impoverimento del segmento sociale femminile, un’analisi e una riflessione si impongono per un fine più ampio, cioè non solo ricercando risultati in un’ottica economica, ma per il pieno sviluppo della cittadinanza e di accesso ai diritti.
Riteniamo che i numeri e i dati empirici non siano sufficienti a motivare un’azione innovatrice, recenti considerazioni, largamente condivise nella società del nostro tempo e presente anche nelle più attuali note di carattere pubblicistico, sostengono la necessità di fare fronte alla odierna, grave crisi economico-finanziaria del mondo occidentale non solo attraverso provvedimenti di carattere tecnico, ma anche mediante una riconsiderazione e, forse, una riscrittura delle norme etiche che sono – o dovrebbero essere – a fondamento del comportamento economico.
Deriva da ciò un necessario cambiamento culturale a cui devono partecipare donne e uomini provenienti da vari ambiti lavorativi, studiose di varie discipline, nella convinzione che solo attraverso un approccio interdisciplinare sia possibile elaborare orientamenti in grado di influire positivamente sull’agire economico dell’umanità contemporanea.