BRINDISI, #L’amore è un’altra cosa … 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono i Giovani delle Acli di Brindisi e Lecce.
Una campagna sociale di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e abuso sulle donne. A lanciarla, in occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono i Giovani delle Acli di Brindisi e Lecce.
Filmati e videocontributi girati con uno smartphone in ufficio, in casa, per strada, nelle piazze e negli oratori, in ogni luogo di quotidianità e vita per dire basta ai soprusi con un messaggio unanime: #L’amore è un’altra cosa. “Siamo partite dall’idea generale di amore che è così soggettiva, spesso anche travisata, da indurre una donna a credere che, se non con gesti di violenza fisica ma pressione psicologica o aggressione verbale, il proprio uomo le possa dimostrare di volerla per sé, ignorando la palese perversione di fondo e la morbosità di un rapporto simile” hanno spiegato Chiara Romano, coordinatrice provinciale Giovani delle Acli di Brindisi con delega alle pari opportunità nel coordinamento nazionale GA e Georgia Schirinzi, responsabile del coordinamento donne delle Acli di Lecce. Perché ci sono dolori più tenaci di un livido, che si nutrono di mortificazione, di manipolazione, di sottomissione. Se la violenza è nel braccio altrui, la vera arma utilizzata per colpire è l’amore, non più fine ultimo ma mezzo per far leva sulle insicurezze e arrivare al possesso. Abusi che non finiscono sulle pagine dei giornali e restano silenti nelle quattro mura della porta accanto. Storie di donne che amano troppo e si amano troppo poco. Donne tradite dalla loro idea dell’amore, da una devozione cieca che giustifica e scagiona, che si preferisce colpevole, che si fa annientare e spegnere in nome di qualcosa che si crede più grande. Eppure, #l’amore è un’altra cosa. Complicità, sublimazione di sé, rispetto dell’altro e della sua dignità, delle sue capacità e delle sue caratteristiche uniche. Così, se la violenza nega l’esistenza e l’identità, ne sfigura la bellezza e ne vuole nascondere i tratti, le Acli sono partite proprio dai volti, spensierati e sereni, di chi dice no alla violenza. Un mosaico di sorrisi che sfidano apertamente il buio della costrizione e dei silenzi richiesti dalla brutalità. Il progetto, che si è avvalso della collaborazione di diverse associazioni salentine, quali le Acli Service di Lecce, le Arci Stranivari di Ruffano, il Bar,Tyche di Gallipoli , il Barrio Vecchio di Parabita,il Circolo Acli di Cutrofiano, il Circolo Acli di Parabita , il Coordinamento donne Acli di Brindisi, il Coordinamento donne Acli di Lecce, i Giovani delle Acli di Brindisi, i Giovani delle Acli di Lecce, la Gioventù Calcio Parabita, il Gruppo Giovani della Parrocchia San Giovanni Battista di Parabita, l’Oratorio Centro Giovanile Salesiano di Brindisi, il Parabitalife, il Patronato Acli di Brindisi, il Patronato Acli di Lecce, la Salentv, i volontari del Servizio Civile Nazionale e lo Spazio360, ha raccolto anche adesioni e collaborazioni spontanee di tanta gente comune che ha inoltrato via mail e whatsapp la propria testimonianza. Il mosaico di volti che si susseguono sono accompagnati dalla colonna sonora dal titolo “Equivalenze” di Giuseppe Romano. Tacere una violenza è diventarne complici. La condivisione virale sul web sarà quindi determinante, nella giornata del 25 novembre, per la diffusione del messaggio. Localismi che si radicano e si infrangono allo stesso tempo per testimoniare insieme che … L’amore è un’altra cosa.