LECCE, Cyberattacco a Natale su Network di Sony. I servizi online delle console di Sony e di Microsoft sono inaccessibili. Playstation Network era già stato preso di mira da hacker nel 2011.
Sconosciuti aggressori hanno paralizzato i servizi online della rete di Sony Playstation con un attacco on-line per diverse ore. I servizi online delle console di Sony e di Microsoft, Playstation Network e Xbox Live, sono inaccessibili venerdì dopo un assalto, a Natale, da parte di pirati informatici. Su Twitter il cyberattacco è stato rivendicato da un utente sotto lo pseudonimo Lizard Squad, un gruppo di hacker che aveva già minacciato il gruppo giapponese in passato. L’autenticità del messaggio, tuttavia, è difficile da verificare.
Non è la prima volta che Playstation Network è preso di mira. Nel 2011 era stato disattivato per 3 settimane dopo il furto dei dati di 77 milioni di utilizzatori della piattaforma di gioco.Il Natale 2014 è stato dunque caratterizzato dalla cyber-criminalità per Sony che, dopo le minacce di un gruppo di hacker, aveva rinunciato alla distribuzione del film “The interview”, decisione che però ha revocato. La pellicola è infatti uscita in circa 300 sale negli Stati Uniti (anziché nelle 2’500 previste inizialmente) ed è noleggiabile sul web. Il down temporaneo della piattaforma rileva Giovanni D’Agata, fondatore e presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è un caso isolato rievocando i fantasmi del 2011 dove un altro attacco informatico ha consentito di rubare dal “Playstation Network” di Sony i dati di ben 77 milioni di account utente di cui 32 milioni in Europa. Ancora una volta ritorna, quindi, il sistema della sicurezza nel campo della telefonia e della rete ed ancora una volta lo “Sportello dei Diritti”, ricorda ai consumatori di stare sempre attenti ai propri dati, e di adottare quelle semplici accortezze come quella di utilizzare password diverse per account diversi e di cambiarle regolarmente. Un altro consiglio è quello di tenere d’occhio sempre il proprio conto e di denunciare immediatamente all’autorità e alla propria banca ogni anomalia per ottenere restituzione dell’eventuale maltolto.