ENTRE MAURIZIO SCIARRA DIRIGE IL DOCUMENTARIO   “SULL’ORLO DELLA GLORIA”. Due straordinarie vicende umane, quella della vittima della ‘ndrangheta Lea Garofalo e quella dell’artista pugliese Pino Pascali, raccontante rispettivamente dai registi Marco Tullio Giordana e Maurizio Sciarra per i due nuovi progetti filmici finanziati da Apulia Film Commission.   

Ha scelto la Puglia il regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana per ambientare la serie tv in due puntate “Se ti diranno di me” (Bibi Film Tv). Il regista milanese, autore di film memorabili come “I cento passi”, “La meglio gioventù”, “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Sanguepazzo” e “Romanzo di una strage”, torna a raccontare un’altra storia di impegno civile e sociale con al centro la vicenda di Lea Garofalo,  testimone di giustizia e vittima della ‘ndrangheta, sottoposta a protezione dal 2002 per aver testimoniato sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco.  Scritto da Giordana insieme con Monica Zapelli, il ruolo di Lea Garofalo è stato affidato all’attrice pugliese Vanessa Scalera (“Bella addormentata” di Marco Bellocchio), con lei, tra gli altri, Linda Caridi, Carlo Alessio Praticò, Floriano Mauro Conte e Santina Matilde Piana. Il film “Se ti diranno di me” di Marco Tullio Giordana è stato finanziato con 48.075,00 euro dell’ Apulia National & International Film Fund. Il CdA di Apulia Film Commission, riunitosi venerdì 12 dicembre, inoltre, ha finanziato anche un progetto con l’Apulia Regional Film Fund, fondo che permette di sostenere le produzioni audiovisive, cinematografiche e televisive con sede legale e operativa in Puglia. Si tratta del documentario “Sull’orlo della gloria” (Oz Film) del regista barese Maurizio Sciarra, scritto con Anna D’Elia che ottiene 49.236,21 euroIl documentario di Sciarra si propone di ricostruire la vicenda umana e artistica di Pino Pascali, uno dei fondatori della cosiddetta arte povera, morto tragicamente a soli 33 anni in un incidente motociclistico. Emigrato dalla Puglia a Roma, la sua arte fonde i due luoghi. E proprio dall’analisi dei paesaggi delle sue origini, si riuscirà a trarre le forme archetipiche della sua opera. Polignano a Mare, sua città natale, e Roma, patria d’adozione, saranno lo sfondo del racconto della sua breve ma intensa esistenza.