Si è svolto venerdì 28 novembre nella sala “Università” del Palazzo Granafei–Nervegna il convegno, organizzato da Amare Forte a Mare e patrocinato dall’Amm.ne comunale di Brindisi, avente per oggetto: Castello Alfonsino Facciamolo vivere.


Tutti i relatori hanno riconosciuto che è fondamentale attuare il piano di valorizzazione approvato dalla Direzione generale del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MIBAC), dalla Regione Puglia ed ovviamente dal Comune di Brindisi che lo ha redatto.
Ledo Prato, Segretario generale di Mecenate 90, ha assicurato che la traduzione del piano in elaborato tecnico preliminare sarà formalizzata all’inizio del 2015 con consegna all’Amministrazione comunale che all’Associazione ha affidato l’incarico.
Il Soprintendente per il Salento, Francesco Canestrini, ha riaffermato l’impegno di realizzare gli interventi immediati di messa in sicurezza e di video sorveglianza, accogliendo la possibilità d’intesa, attraverso la Prefettura, con le forze dell’ordine, ma anche il progetto di restauro definitivo del castello grazie alla disponibilità di 5 milioni di euro promessi dal Ministero.
Francesco Palumbo, Direttore del dipartimento Promozione del territorio, dei saperi e dei talenti della Regione Puglia ha puntualmente indicato le risorse attualmente disponibili e l’impegno regionale a portare avanti un patto istituzionale e sociale perché il Castello e l’Opera a corno – Forte siano inseriti fra le opere prioritarie da finanziare nei POR in via di definizione, chiedendo contestualmente l’ingresso dell’Amm. Comunale nella rete dei forti che già coinvolge varie città, anche transfrontaliere, in cui insistono castelli ed opere fortificate di particolare valenza architettonica e turistica.
Il vicesindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna ha colto questo invito e quello rivolto alla costruzione di un patto fra istituzioni ed associazioni, a tal proposito anticipando l’intenzione dell’amm.ne comunale di Brindisi di ufficializzare un regolamento che renda fruibili beni architettonici per progetti ed attività culturali.
Amare Forte a Mare, ha presentato due contributi filmati sul degrado del complesso architettonico in completo stato di abbandono e sulle ipotesi d’uso del Castello, del Forte, e dell’intera area. Valorizzando per servizi e manifestazioni, la colmata; e, destinando ad attività culturali, turistico-ricettive e di ricerca le opere militari e le palazzine dell’ex caserma Pisacane.
Amare Forte a Mare, ha riaffermato il proprio ruolo di pressione, di sostegno e di controllo sull’attività istituzionale ed ha annunciato iniziative che, a partire dalla primavera, rendano traducibile, sempre più, quel “Facciamolo Vivere” e quell’abbraccio collettivo verso un Bene che non è soltanto di straordinario potenziale storico-artistico e turistico, ma che ha rappresentato un fortissimo valore identitario per l’intera comunità brindisina.