Il Servizio Ispezione del Lavoro di Brindisi rende noto di aver rilevato un complesso di gravi violazioni a carico di un’impresa e di alcui suoi dipendenti, nell’ambito delle consuete attività di sorveglianza sul territorio.
Nella fattispecie si tratta di truffa ai danni dello Stato per circa 329mila euro, perpetrata facendo maturare a falsi braccianti agricoli contributi previdenziali, indennità di disoccupazione, maternità, malattia e altri benefici di legge.
A finire nei guai l’azienda brindisina Santa Lucia s.a.s. e 102 sedicenti braccianti, a cui il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, diretto e coordinato dal dott. Giocondo Lippolis, su mandato della locale Procura della Repubblica, ha contestato i reati di cui agli articoli 640 (truffa), 110 e 81 del Codice Penale.
La condotta fraudolenta è stata accertata a seguito dell’attività ispettiva operata inizialmente dall’INPS e proseguita poi dai Carabinieri, con mezzi di indagine propri, da settembre 2013 sino a novembre 2014.
In particolare, attraverso l’audizione dei braccianti implicati, i militari dell’Arma hanno appurato che per gli anni 2010 e 2012 il titolare dell’azienda, attraverso artifizi e raggiri, ha consentito ai lavoratori in questione di conseguire indebitamente il diritto a prestazioni previdenziali e assistenziali non dovute.
L’azione investigativa ha permesso di recuperare contributi previdenziali e assistenziali per un importo complessivo di circa 154mila euro e indennità varie per un importo complessivo di 175mila euro circa.