Oggi è il compleanno del mio grande amico Giuseppe Caprioli, uno che nella vita si è sempre dato da fare, uno che, a proposito di licenziati, gente che ha perso il lavoro, dimenticati, ha avuto un danno gravissimo da quella parte della politica brindisina ( soprattutto dei tagli, dei propri affari) che anzitempo chiuse una realtà di competenze,, professionalità e progettualità come il Consorzio Università di Brindisi.

Le gestioni passate del Comune di Brindisi e della Provincia, ma non solo, completamente responsabili di aver lasciato per strada gente che aveva messo il cuore nel mettere a disposizione del territorio, della cultura e della sinergia universitaria Lecce- Brindisi la propria professionalità. Poi, è stata, per questi dipendenti e lavoratori, un percorso di false promesse, prese in giro, strafottenze e, sfortuna nella sfortuna, aver anche trovato un Assessorato al Mercato del Lavoro della Provincia assente, incapace ed incompetente, insieme ad altri personaggi e realtà. Per questi lavoratori, ma anche per altri di altre Partecipate e impegnati in vari appalti, non è valsa, a differenza di altri, la ” clausola della salvaguardia dei livelli occupazionali”. Mai più cittadini, lavoratori, di serie A e di serie B…….. questa deve essere la grande scommessa di una politica brindisina che deve affidarsi alle persone giuste, alle giuste competenze e professionalità. E chi ha procurato danni, non ha fatto il proprio dovere, sarebbe il momento di farsi da parte.
Ed intanto auguro a Giuseppe e agli altri… malcapitati….. di aver trovato nel frattempo un lavoro, perchè la dignità non ha prezzo ed esige comportamenti e politiche diverse. Auguri di nuovo Giuseppe ( e non solo per il tuo compleanno….) ma anche agli ex dipendenti Dow che non hanno avuto la fortuna degli altri colleghi, ai lavoratori Colmec che non sanno ancora se e dove saranno ricollocati, all’ ultimo dipendente rimasto della Bpsp (Partecipata della Provincia di Brindisi) che continua ancora la sua battaglia, ai dipendenti della Cittadella della Ricerca vittime di “cozzaglie” e solo di tante, tante parole……., ecc…..