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BRINDISI, Domani presentazione del libro del magistrato Caringella “Non sono un assassino”

Si terrà domani, venerdì 16 gennaio, con inizio alle ore 15,30, nella Biblioteca Forense del Tribunale di Brindisi, la presentazione del libro “Non sono un assassino”, il ‘legal thriller’ a sfondo psicologico di Francesco Caringella, barese d’origine e romano d’adozione, magistrato, oggi membro del Consiglio di Stato, ma in passato anche ufficiale della Marina Militare e Commissario di Polizia. L’evento è stato promosso ed organizzato ‘in tandem’ dall’Ordine degli Avvocati di Brindisi e l’associazione socio – culturale “Il Vaso di Pandora”.


Caringella locandinaIn occasione della presentazione del libro – il secondo dell’autore dopo “Il colore del vetro” – i relatori discuteranno anche di “Verità processuale e realtà storica. La mediazione della letteratura”.
Nel corso dell’incontro – moderato dalla giornalista Pamela Spinelli – interverranno il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi, avv. Carlo Panzuti, il Procuratore della Repubblica di Brindisi, dr. Marco Di Napoli, il magistrato del Tribunale di Roma Clementina Forleo, il magistrato del Tribunale di Brindisi Ivan Antonio Natali e l’avvo. Augusto Conte.
IL LIBRO
È un freddo e piovoso mattino d’autunno, quando una scena raccapricciante sorprende la domestica del Sostituto procuratore Giovanni Mastropaolo: l’uomo giace nello studio della sua villetta, la fronte bucata da un proiettile. Non ci sono segni di effrazione e gli inquirenti rimangono sconcertati: l’omicidio non ha le caratteristiche tipiche di quelli compiuti della malavita organizzata, ipotesi che sembrava la più probabile, dato che la vittima era nota per le sue indagini contro la nuova camorra pugliese. E così, anziché rivolgersi verso l’ambiente criminale, i sospetti si concentrano su Francesco Prencipe, vicequestore, legato a Mastropaolo da antichi rapporti di amicizia e di collaborazione professionale. Dopo un drammatico interrogatorio, il funzionario viene accusato del crimine ed arrestato. A questo punto l’unico modo che Prencipe ha per non finire i suoi anni in galera è quello di imbarcarsi in un’ardua battaglia giudiziaria per dimostrare la propria innocenza. Ma nel processo che lo attende verità e menzogna troppo spesso si intrecciano, separate da un sottilissimo filo…

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