BRINDISI,FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO:SERVIZI O DISSERVIZI PUBBLICI?
La vicenda della gestione dei rifiuti e quella delle mense scolastiche hanno alcuni punti in comune: riguardano entrambe pubblici servizi ed hanno messo in rilievo gravi lacune nella programmazione e nei controlli istituzionali.
In entrambi i casi da tempo, fra contrasti e controversie anche a livello giudiziario, si è cercato di trasferire a nuove società la gestione di tali delicate attività, per cui il Comune avrebbe dovuto garantire un trasferimento della gestione che non producesse disagi palesi o qualcosa che somiglia a una vera e propria interruzione di pubblico servizio.
Al di là dell’opportunità di cercare un nuovo gestore per la raccolta di R.S.U. soltanto per sei mesi in attesa della gara di appalto per l’ambito di raccolta ottimale (ARO) che avrà un’accellerazione dopo la nomina di un commissario ad acta, non si può certamente addebitare alla società uscente la mancanza o l’inadeguatezza di mezzi: cassonetti, pattumelle (bidoncini familiari), raccoglitori per rifiuti speciali (medicinali, batterie esauste ecc) e piattaforme di conferimento di materiali non direttamente raccolti .
Il sequestro di un compattatore operato dalla DIGOS ha dimostrato che i rifiuti vengono raccolti alla rinfusa e l’umido non è affatto conferito agli impianti di compostaggio.
Gli effetti dei disservizi concernenti la raccolta di R.S.U. si sono già tradotti nel crollo della percentuale di raccolta differenziata che, dopo aver raggiunto alla fine di ottobre il 37,56% , oggi è scesa al 16,41%. L’ecotassa pesantemente a carico dei brindisini è dietro l’angolo!
Anche per quel che riguarda la gestione del servizio mensa presso le scuole di Brindisi non è possibile immaginare che si ignorasse che la nuova ditta non avesse a disposizione arredo indispensabile per l’espletamento dell’incarico.
I cittadini pagano i tributi per servizi che vengono totalmente meno o sono intollerabilmente deficitari.
Dove sono le responsabilità? Chi pagherà i danni?
La politica deve dare chiare e tempestive risposte senza attendere interventi giudiziari.