Carlos Solito, il narratore del Mediterraneo, ritira il Premio Olio Officina Cultura dell’Olio
A Milano insieme al fotoreporter l’Ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub.
“Autore di foto e video, ma anche di testi, ha abbracciato differenti moduli espressivi pur di consentire a un pubblico più vasto di avvicinarsi ai valori della terra e della ruralità, consentendo loro di coltivare la sfera emotiva quanto quella intellettuale”
Carlos Solito è tornato a Milano, la città che lo ha tenuto a battesimo nella sua professione di fotoreporter e giornalista un quindicennio fa, in occasione della quarta edizione dell’Olio Officina Food Festival (22-24 gennaio) per presentare le sue ultime produzioni video e ritirare il premio Cultura dell’Olio 2015 come narratore del Mediterraneo (ovvero il must dell’areale dell’ulivo) per la cultura delle immagini. In una partecipata cerimonia di consegna dei premi, alla presenza dell’Ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub, il 37enne pugliese (nativo di Grottaglie, Taranto) ha ritirato il premio con la seguente motivazione di Luigi Caricato (scrittore e giornalista) direttore e ideatore del festival: “Abbiamo scelto tra coloro che hanno testimoniato, con la propria vita e il proprio lavoro, un modo di essere e di agire alternativo ai consueti cliché tanto celebrati da una contemporaneità che si nutre spesso solo di falsi miti. Carlos Soltio attraverso la propria personale esperienza riveste un ruolo di primo piano, rappresentando in molti casi un solido punto di riferimento per il suo ambito professionale. Autore di foto e video, ma anche di testi, ha abbracciato differenti moduli espressivi pur di consentire a un pubblico più vasto di avvicinarsi ai valori della terra e della ruralità, consentendo loro di coltivare la sfera emotiva quanto quella intellettuale. Le immagini, sempre eloquenti e suggestive, diventano con lui narrazione e pensiero mediterraneo.”
Lo stesso film Il fiume giovane, lo spot pubblicitario La luce Il vento La tradizione realizzato per il colosso pugliese Casillo e presentato in anteprima mondiale a New York, i racconti pubblicati sul blog Tachicardia di Vanity Fair, i reportage dedicati ai luoghi del Mare Nostrum sulle pagine nazionali de La Repubblica e Il Messaggero, sono solo alcuni dei lavori firmati dallo scrittore, fotografo e regista pugliese che gli hanno valso l’assegnazione di questo riconoscimento.
Tra gli interpreti del Mediterraneo, a ogni sua latitudine,Carlos Solito, ha al suo attivo, diversi videoclip musicali per cantanti italiani, mostre fotografiche itineranti, un docufilm sull’Ilva di Taranto prodotto dal magazine Rolling Stone, la pubblicazione di libri: tra gli ultimi ha illustrato con le sue foto l’uliveto Italia per il nuovissimo libro di Luigi Caricato, Atlante degli oli italiani edito dalla prestigiosa casa editrice Mondadori firmando anche la copertina.
Prossimamente sarà in libreria con una nuova raccolta di racconti per un noto editore, con un volume fotografico totalmente dedicato alla Puglia e, ancora, sarà alle prese con un nuovo cortometraggio ambientato sulla Murgia barese e brindisina scritto insieme all’inseparabile Valentina Strada (anche lei di Grottaglie), già premio Mattador nel 2011 al Festival del Cinema di Venezia e finalista al Solinas.
A giorni, invece, a Napoli, con il patrocinio della Fondazione Film Commision Regione Campania,ci sarà l’ultima tappa della tournée de Il fiume giovane interpretato, tra gli altri, da un toccante Mario Donatone già consacrato al cinema da Visconti, Monicelli e Francis Ford Coppola ne Il padrino – Parte 3. L’incontro con l’Ente Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, di qualche anno fa, in pieno Appennino campano, in provincia di Salerno, a Oliveto Citra, ha siglato lo scorso anno la nascita di questo progetto filmico prodotto in collaborazione con il Giffoni Film Festival e la pugliese Oz Film di Francesco Lopez. Il cinema, la fotografia, il giornalismo, la letteratura, la cultura e lo sviluppo del Meridione da sempre sono il lietmotiv del Sele d’Oro che da trent’anni (compiuti proprio lo scorso settembre) fa dei temi del meridionalismo il dibattito, il confronto, la ricerca, la promozione dei territori attraverso il linguaggio delle arti.“Noto per le sue transumanze creative in ogni posto del mondo”, dice Carmine Pignata (fondatore del Sele d’Oro), “abbiamo chiesto a Carlos di raccontare il nostro territorio con il lirismo della cinepresa attraverso un cortometraggio. Lui conosce la valle del Sele, l’ha fotografata e descritta diverse volte e volevamo una sua personale interpretazione in chiave video”. È nato così Il fiume giovane: “Un viaggio”, continua Pignata, “che ha condotto nei nostri borghi, nelle nostre case, la magia del cinema, il fascino del set. Scoprire miei piccoli concittadini attori è stato una vera e propria scoperta che inorgoglisce tutta la nostra comunità”.
Girato tra le province di Salerno e Avellino, il film ha visto da subito l’interesse di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival, che ha virgolettato quanto “ai territori dell’entroterra campano il cinema faccia bene perché accende dei riflettori sull’unicità dei luoghi e di chi li popola. Il fiume giovane di Carlos Solito è un bel cortometraggio che bene interpreta la magia umana e naturale delle montagne che fanno da cornice anche a Giffoni”. Il direttore Maurizio Gemma, da anni impegnato nella promozione di tutto il territorio regionale annuncia: “Opere come questa, forte del valore narrativo di Carlos Solito, hanno come utilità quella di far sdoganare l’industria del cinema fuori dalle solite location ponendo un attenzione sui temi del paesaggio, della tutela dell’ambiente e delle comunità locali”.
Biografia Carlos Solito
Carlos Solito collabora per La Repubblica, Il Messaggero, Rolling Stone, Credere, Bell’Italia, In Viaggio, Marcopolo, Viaggi del Gusto/Italo, Partiamo, Viaggi de Il Sole 24 Ore, Traveller, Sport Week de La Gazzetta dello Sport, Oggi, Dove, Sette e Style de Il Corriere della Sera, Luoghi dell’Infinito dell’Avvenire e altri. Già autore del docufilm “ALL’ANM” – per il mensile Rolling Stone – e del videoclip “Che ci vado a fare a Londra” del nuovo album del rocker italiano Omar Pedrini (Universal Music dis.), per il suo “tachicardico” andirivieni cura per la rivista Vanity Fair il blog di viaggi e incontri umani Tachicardia (http://tachicardia.vanityfair.it). Insignito di vari riconoscimenti giornalistici e fotografici, come il Mare Nostrum Awards e il Premio Viaggiautore, la maison di moda MISSONI ha scelto di vestirlo come interprete delle nuance e dei colori del mondo. Con la sua fotografia, scrittura e video racconta, tra transumanze creative, un Sud Italia lontano dalle rotte e dalle logiche comuni ai più. Nel 2011 ha esposto a Lecce e a Venezia presso la 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia. Già “scovato” anni fa da Franco Dragone (tra i padri de Le Cirquedu Soleil e produttore del suo docufilmQuébec, myversionnel 2012), Carlos Solito è interpellato anche da enti governativi (come i Ministeri per il Turismo) per documentare le emergenze turistiche dei rispettivi territori. Tra i vari incarichi quello del Québec, della Giordania e, nel 2013, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana in USA, quello dell’agenzia NYCGO per raccontare le realtà delle Little Italy tra il Lower Manhattan, Brooklyn e Bronx. Diversi sono i libri (narrativa, fotografia e guide) pubblicati in Italia e all’estero per White Star, National Geographic, Mondadori, Elliot, Touring Club Italiano, Versante Sud, Giunti, Skira, Rizzoli, Sitcom/Marcopolo, San Paolo/Famiglia Cristiana, Editoriale Domus, Carsa, Massa, Adda, Besa e altri. Tra gli ultimi libri ci sono“Atlante degli oli italiani”(scritto da Luigi Caricato)edito da Mondadori, per il quale ha curato l’apparato fotografico, e “Montagne, avventura passione sfida”curato e scritto insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Andrea Bocconi e Andrea Gobetti.