“Non sono un assassino” è il titolo di un legal thriller scritto dal consigliere di Stato Francesco Caringella, presentato venerdì pomeriggio nella Biblioteca Forense del Tribunale di Brindisi ed abbinato ad un corso di formazione promosso dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi.
La storia è ambientata a Santa Caterina di Nardò, dove una mattina il sostituto procuratore Giovanni Mastropaolo viene ritrovato dalla domestica nel suo studio, riverso sulla scrivania, ucciso da un colpo di proiettile. I sospetti si concentrano sin da subito sul vicequestore Francesco Prencipe, legato a Mastropaolo da antichi rapporti di amicizia e di collaborazione professionale. Tutto, infatti, è contro di lui: sue sono le uniche impronte rinvenute sul luogo del delitto ed un testimone oculare giura di aver visto fuggire a tutta velocità la sua auto, sulla scena del crimine, subito dopo l’ora del decesso. Sostenuto dall’affetto dell’ex moglie e della figlia e dall’aiuto di un vecchio compagno di scuola che ne assume la difesa, Prencipe lotterà per mesi, dall’interno del carcere di Potenza, per dimostrare la sua innocenza, contro un pubblico ministero ‘innamorato’ del suo teorema accusatorio e restìo a rivedere le sue convinzioni. E scoprirà a sue spese che, nelle aule di giustizia come nella vita di tutti i giorni, il confine tra la realtà e la menzogna è un filo sottilissimo. Ma il racconto è scandito anche da sentimenti, gioie e paure della vita di tutti i giorni: l’amore per la figlia, quello coniugale, il sapore proibito di una relazione extraconiugale, il piacere per il mare, i paesaggi ed il cibo della Puglia ed il senso di solitudine di chi è ristretto in una struttura carceraria. Un racconto molto avvincente e con un finale inaspettato; e, sullo sfondo, due domande che rimarranno senza risposta sino alla fine: Prencipe ha ucciso davvero? Sarà condannato? A dimostrazione del fatto che talvolta verità processuale e verità storica non coincidono.
Ed è proprio di verità processuale e realtà storica che si è parlato in occasione della presentazione del libro – moderato dalla giornalista Pamela Spinelli – con alcuni prestigiosi relatori: il Procuratore della Repubblica di Brindisi, dr. Marco Di Napoli, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi, avv. Carlo Panzuti, il magistrato del Tribunale di Roma Clementina Forleo, il magistrato del Tribunale di Brindisi Ivan Antonio Natali, l’avv. Augusto Conte ed il presidente della Camera penale avv. Marcello Falcone. Al termine degli interventi, all’autore – che è stato anche giudice presso il tribunale penale di Milano proprio durante il periodo di Mani Pulite, magistrato TAR, ma in passato anche ufficiale della Marina Militare e commissario di polizia – sono state rivolte domande anche dai partecipanti, talmente numerosi che la sia pur grande sala della Biblioteca non è riuscita a contenerli tutti. Poi, Caringella – dopo le conclusioni – ha autografato i libri che sono andati ‘sold out’.