BRINDISI, Giornata campale per la Discarica di Formica
Dissequestro, condanne, assoluzioni. Una giornata “ campale” quella di ieri per la Discarica di Formica che in sostanza, secondo i giudici, può nuovamente operare lasciandosi alle spalle un passato fatto di traffico illecito di rifiuti tossici e pericolosi.
Dissequestro, condanne, assoluzioni. Una giornata “ campale” quella di ieri per la Discarica di Formica che in sostanza, secondo i giudici, può guardare al futuro ( quindi operare) lasciandosi alle spalle un passato fatto di traffico illecito di rifiuti tossici e pericolosi.
Il primo capitolo giudiziario del processo a carico di dirigenti e dipendenti della Formica Ambiente parla di nove condanne e due assoluzioni, dopo diversi capi di accusa tra cui anche la corruzione. 1 anno e 10 mesi per Vincenzo Fiorillo( amministratore delegato,in pratica colui che sarebbe stato il principale fautore di tutte le operazioni illecite nei rifiuti, questa condanna a fronte di una richiesta di 6 mesi da parte del Pubblico Ministero). 3 anni di reclusione ( con interdizione di cinque anni dai pubblici uffici) per Andrea e Giuseppe Vidori , imprenditori di Treviso ( quindi protagonisti sull’ asse rifiuti Puglia – Nord Est). 3 anni di reclusione anche per Maurizio Chiesurin, 6 mesi Giovanni Birtolo, 9 mesi Paolo Castiglione, gli stessi mesi per Francesco Spagnoletto, 9 mesi Cosimo Cucinelli, Loris Filomena 6 mesi. Tutti condannati alle spese processuali e unici assolti Gianluca Di Giulio e Alessandro Morgese.
A questo punto, la domanda da porsi, in questa vicenda da cui i protagonisti non possono proprio esimersi dalla grossa responsabilità di aver creato enormi danni all’ ambiente e alla salute, è questa: ma la Discarica di Formica sarà o potrà essere ancora operativa ?. La risposta l’ hanno data i giudici, decidendo in sostanza per il dissequestro. Secondo il Tribunale di Brindisi, attualmente la Discarica è in possesso di requisiti sotto il profilo gestionale, strutturale e organizzativo che prima non aveva. Quindi, “in soldoni”, l’ impianto è restituito ai proprietari, che in tal modo possono continuare a lavorare e operare.
Tra circa tre mesi verranno depositate le motivazioni di una sentenza che sicuramente susciterà ancora discussioni, dibattiti, ma anche riflessioni. Quante volte si è detto( alla luce anche di una recente decisione del TAR di Lecce) “ riapre la Discarica degli indagati”, in mezzo alle proteste, ai sit- in organizzati nei mesi scorsi da cittadini, movimenti e associazioni. Ora, a tutti gli effetti, salvo colpi di scena, quella discarica è di nuovo ( e pienamente) operativa, con anche richieste di ampliamento.
A volte ritornano, si spera stavolta nel rispetto delle leggi, della legalità, della salute e dell’ ambiente.