BRINDISI, Hub Conoscenza Brindisi Smart Lab. Dalla Conferenza Stampa
Si è tenuta oggi pomeriggio, presso Palazzo Guerrieri, la riunione inaugurale dell’attività di animazione del Living Lab dell’Hub dell’Educazione e della Conoscenza, luogo fisico e virtuale che occuperà un edificio pubblico in pieno centro urbano (Palazzo Guerrieri), denominato “BSL Brindisi Smart Lab”.
Erano presenti il sindaco Mimmo Consales, il Vice Sindaco, nonché assessore alla Programmazione Economica, Giuseppe Marchionna, il consigliere comunale con delega speciale alle innovazioni tecnologiche per il territorio, attrattività turistica del contesto urbano, distretti culturali e della creatività Francesco Renna, il direttore del Distretto Tecnologico Ditech Lorenzo Vasanelli e Sonia Rubini, direttore CNA che, tramite la società di consulenza in house “SINTESI” (Servizi Innovativi al Territorio e per lo Sviluppo Imprenditoriale), è partner del progetto assieme a Ditech. La platea, invece, era composta da circa una ottantina di giovani, per lo più laureati, che ha dichiarato la propria disponibilità a prestare servizio di volontariato presso l’Hub dell’Educazione e della conoscenza, secondo le attività che verranno proposte dal 1° marzo al 31 maggio 2015. Una partecipazione che – sia il sindaco che il Vice Sindaco – hanno definito “la risposta migliore a chi afferma che questa è una città che si sta arrendendo. Al contrario, possiamo dire che il nostro investimento dal punto di vista umano ci sembra sia stato ben ripagato”.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Consales, i lavori sono stati introdotti dal Vice Sindaco Marchionna, ideatore del “BSL Brindisi Smart Lab”. “L’obiettivo – ha affermato– è investire sul capitale umano della Città e presidiare i ‘gangli’ vitali della trasmissione della conoscenza all’interno di un circuito nel quale sono coinvolte le Scuole, le Università, i Centri di ricerca, le Imprese e i cittadini tutti. BSL Brindisi Smart Lab rappresenta il volano di un cambiamento, prima di tutto culturale e poi economico, basato sullo sviluppo dei settori dell’ICT, dell’artigianato digitale (Fab Lab) e dell’impresa sociale. L’HUB costituirà il punto di intersezione tra Ricerca, Innovazione e Formazione all’interno del quale si svilupperà un’inedita sinergia tra capitale umano e nuove tecnologie, dando luogo ad un vero e proprio ‘ecosistema dell’innovazione”.
La struttura che si sta realizzando è un luogo fisico, ma anche virtuale, in cui sarà coinvolta una serie di soggetti pubblici e privati tra cui Scuola, Centri di Ricerca, Università, mondo del lavoro, imprese e non ultimi i cittadini, utilizzando una metodologia di animazione (Living Lab) articolata in otto ambiti di intervento: a) Economia creativa e digitale; b) Beni Culturali e Turismo; c) Governo elettronico per la Pubblica Amministrazione; d) Salute, benessere e dinamiche socio-culturali; e) Ambiente, Sicurezza e tutela del territorio; Istruzione, f) Educazione e gestione della Conoscenza; g) Trasporti e mobilità sostenibile; h) Energia rinnovabile e competitiva.
“L’attività di animazione – prosegue il Vice Sindaco Marchionna – ha come obiettivo iniziale quello di far conoscere alla città di Brindisi l’Hub della Conoscenza, quale struttura di supporto delle iniziative del Comune verso la costruzione della Smart City, oltre alla sua funzione di catalizzatore di processi di innovazione e di incubatore ed acceleratore di idee imprenditoriali per lo sviluppo del territorio. Il nucleo iniziale su cui lavorare è rappresentato dal gruppo di coloro che si sono dichiarati disponibili a collaborare con il Comune su base volontaria. Ai volontari sarà consentita l’iscrizione gratuita all’Hub pr dar loro, soprattutto ai più giovani, l’opportunità di svolgere attività di co-working. Nell’ambito del gruppo sarà effettuato il primo scouting di idee di impresa previsto dal progetto Brindisi Smart Lab. Il gruppo, sulla base dei profili professionali presenti, potrà anche diventare il primo gruppo di animazione sul territorio per i diversi ambiti tematici e per eventuali iniziative progettuali individuate dal Comune o da gruppi, associazioni, imprese o altri”.
E’ stata, poi, la volta del professor Vasanelli, direttore del Ditech: “Il nostro compito è quello di fare da cerniera tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, favorendo la nascita di nuove imprenditorialità. Esistono già, in altre città, strutture come questa che presentiamo oggi, ma sono quasi tutte di iniziativa privata e, quindi, a pagamento. A Brindisi, invece, se n’è fatto carico il Comune, individuando il sito – Palazzo Guerrieri – dove, per tutto il primo anno, sia l’accesso alle sale che la fruizione delle tecnologie sono totalmente gratuite. All’interno di questa struttura le tre ‘anime’, che altrove sono separate (co-working, incubatore d’impresa, Fab Lab), coesistono. Ditech rappresenta la parte legata alle tecnologie, mentre “Sintesi” quella dell’incubazione di impresa. Assieme, perseguiamo l’obiettivo di far germogliare il seme da cui far nascere nuove opportunità per i più giovani. È un processo lungo, certamente non banale. Bisogna, però, alimentare le idee. Destinatari sono soprattutto i giovani, ma verranno coinvolti anche le industrie creative, il settore dell’artigianato digitale, le aziende. L’invito per oggi era destinato a chi ha risposto al bando per offrirsi come volontario a questo movimento di innovazione della città. Ciò che vi chiediamo è di portare dei contributi a livello di idee e di iniziare a lavorare su alcune linee guida elaborate dal Comune. Nelle prossime settimane, non appena, cioè, sarà ultimata la fase di allestimento di Palazzo Guerrieri, ci saranno almeno quattro tavoli tematici che potranno, tuttavia, aumentare e riguarderanno principalmente il turismo, la scuola, l’innovazione sociale, l’”open data” (applicazione della tecnologia digitale per favorire il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione), ma anche l’economia creativa ed il settore ambiente-energia-trasporti”.
Ha concluso, infine, i lavori il direttore della CNA Brindisi Sonia Rubini che, attraverso la società “Sintesi”, è partner del progetto assieme a Ditech: “Il nostro compito – ha affermato – è quello di fungere da acceleratore di start up e, quindi, di promuovere le nuove imprese. Per un anno gestiremo questo luogo (Palazzo Guerrieri ndr) che, in passato, è stato sottoutilizzato, ma che ha grandi potenzialità. E saremo in grado, laddove ce ne saranno le condizioni, di accompagnare le idee progettuali sino a farle diventare impresa. Adesso, attendiamo solo che i giovani brindisini diano il proprio contributo. Noi siamo pronti a dare il massimo affinchè una intuizione possa tramutarsi in progetto ed il progetto in impresa e, quindi, in business. Le potenzialità a livello di competenze ci sono e questo lo abbiamo compreso dai curricula ricevuti. La struttura e gli strumenti li mettiamo noi. Sono certa che, insieme, potremo fare grandi cose”.