Dieci miliardi di euro per le principali quattro imposte. E’ quanto versano i pugliesi all’Erario per pagare Irpef, Iva, Irap e Ires. A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha aggregato ed elaborato i dati del Dipartimento delle Finanze.


Per la precisione, sono stati versati 9.814.954.000 euro, con le dichiarazioni del 2013 (anno d’imposta 2012), in calo di 52,7 milioni, pari ad un tasso negativo dello 0,5 per cento rispetto all’anno prima (9. 867.650.000).
In particolare, sono stati versati 6,3 miliardi di euro per l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) da parte di 2.598.902 contribuenti pugliesi che hanno così assolto all’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi. Lo hanno fatto in via diretta, attraverso il modello Unico (710.880 schede) o con il modello 730 (1.269.762), o in via indiretta come soggetti sottoposti a trattenute per opera di chi eroga loro i compensi (618.260 modelli 770). Rappresentano il 6,28 per cento del totale in Italia (41.414.154).
Rispetto all’anno prima sono aumentati di 13.544 unità, pari allo 0,5 per cento (erano 2.585.358 nel 2012). Tuttavia, hanno dichiarato 388,6 milioni di euro in meno, pari a un tasso negativo dell’uno per cento.
Il reddito complessivo dichiarato ammonta a 39 miliardi di euro, contro i 39,4 dell’anno precedente. Il reddito medio è di 15.570 euro, contro i 19.747 della media nazionale.
Riguardo all’imposta sul valore aggiunto (Iva), il gettito ammonta a due miliardi 425 milioni. Sono state presentante, per via telematica, 340.630 dichiarazioni Iva da parte di lavoratori autonomi, ditte individuali e società pugliesi. Rappresentano il 6,34 del totale nazionale delle dichiarazioni (5.373.864). Rispetto all’anno precedente sono state 25.202 in più, registrando un incremento dell’8 per cento (nel 2012 erano 315.428). Il volume d’affari dichiarato è diminuito di 3,2 miliardi di euro, pari ad una flessione del 4 per cento: da 79,9 miliardi a 76,8. Il totale degli acquisti e, in piccola parte, delle importazioni, risultante da 306mila dichiarazioni, ha superato i 61 miliardi, con una media di 199mila euro, ma in calo del 12,6 per cento rispetto al dato precedente (228mila euro).
La somma dei versamenti periodici, degli acconti e del saldo, risultante da circa 215mila dichiarazioni, fornisce l’ammontare dei versamenti totali che hanno superato i due miliardi, con una media di 10.628 euro (nel 2012 era di 11.758).
Circa l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), le imprese
pugliesi, esclusi gli enti pubblici locali, hanno versato 552,9 milioni. Ogni azienda paga, in media, 3.118 euro per l’Irap.
Sono state presentante, per via telematica, 297.302 dichiarazioni Irap, pari al 6,40 del totale nazionale (4.646.602) da parte di persone fisiche, società, enti che esercitano attività commerciali; persone fisiche, società semplici e quelle ad esse equiparate che esercitano attività di lavoro autonomo; produttori agricoli; enti privati non commerciali; amministrazioni pubbliche.
Dalle dichiarazioni è possibile dedurre il valore della produzione che si attesta a 16,8 miliardi di euro (contro i 18 dell’anno precedente). In media, ogni contribuente ha dichiarato 57.683 euro (contro i 63.499 dell’anno prima).
Per l’imposta sul reddito delle società (Ires), le aziende pugliesi hanno versato mezzo miliardo di euro. Rispetto all’anno prima, il gettito è diminuito di circa 40 milioni, pari al 7,4 per cento (erano stati versati 539 milioni).
Sono state presentante 57.947 dichiarazioni, pari al 5,28 del totale nazionale (1.097.413). L’anno prima ne erano state presentate 57.278. Si è registrato, dunque, un aumento dei modelli Ires inviati al Fisco (669 in più, pari all’1,2 per cento). Per alcune società di capitali il periodo d’esercizio non coincide con l’anno solare e, perciò, il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2012 è stato settembre 2014.
Il reddito d’impresa medio è di 67.773 euro, in calo del 6,4 per cento rispetto all’anno prima (72.388), mentre la perdita media è di 55.865, in aumento dell’1,1 per cento (55.245 nell’anno d’imposta 2011).
«Il quadro sinottico approntato dal nostro Centro Studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – innanzitutto evidenzia quale sia il valore assoluto della pressione fiscale sui contribuenti e sulle imprese del nostro territorio, così elevata da produrre un gettito pari a quasi 10 miliardi di euro. Secondariamente – continua il presidente – ci consente di avere un dato indiretto sullo stato dell’economia regionale. È del tutto chiaro – fatto salvo quanto accade per l’IVA, probabilmente a causa della forte spinta all’autoimprenditorialità generata dalla carenza di posti di lavoro dipendente – che ci troviamo di fronte ad un forte calo del gettito complessivo così come ad una caduta dei redditi medi dichiarati. Una riforma fiscale organica e completa – conclude il presidente – è sempre più una priorità nell’ottica di una reale riduzione della pressione su imprese e contribuenti e di una consistente semplificazione degli oneri».

pugliesi ben dieci miliardi di euro per le imposte