Una tavola rotonda sulla canapa. “Di tutta l’«erba» non fare un fascio” è il tema dell’incontro pubblico, promosso al fine di favorire il confronto sugli usi di questa pianta, dalla coltivazione alla lavorazione fino ai possibili scenari aziendali, ovvero le prospettive per la filiera, sia orizzontale che verticale.

L’appuntamento è per mercoledì 16 gennaio, alle ore 17, nella sede di Confagricoltura, in via Mario Bernardini. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione nazionale giovani agricoltori (Anga) della sezione di Lecce aderente a Confagricoltura, in collaborazione con l’Ordine degli agronomi e l’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc) della provincia di Lecce.

Il programma prevede il confronto tra autorevoli esperti e tecnici in materia. Aprirà i lavori Maurizio Cezzi, presidente di Confagricoltura Lecce. Seguiranno gli indirizzi di saluto da parte di Rosario Centonze, presidente dell’Ordine degli agronomi, e Daniel Cannoletta, presidente dei commercialisti Aidc.

Interverranno, poi, alla tavola rotonda Giovanni Gioia, esperto in lino e canapa per il Consiglio europeo dei giovani agricoltori (Ceja); Gloria Chandanie Leone, biologa nutrizionista; Antonio Patavia, ingegnere civile ambientale; Emilio Sanapo, costruttore bioedile; Livio Ripamonti, bio-architetto; Carla Gloria, commercialista. Concluderà i lavori Carlo Mignone, già assessore all’Ambiente del Comune di Lecce.

Animerà il dibattito e modererà gli interventi Davide Stasi, giornalista.

La canapa rappresenta una fondamentale risorsa naturale, tuttora sottovalutata, nonostante la sua straordinaria versatilità. Ecco i suoi possibili e principali utilizzi: alimentare (semi e olio di canapa); bonifica di terreni contaminati; fibre tessili e tessuti per la produzione di capi d’abbigliamento, in sostituzione del cotone; tavole robuste e resistenti al posto delle comuni tavole in legno; nell’ambito della bioedilizia, in alternativa al cemento e ai mattoni, è utilizzata sia per la costruzione di nuovi edifici che per la ristrutturazione di quelli già esistente. Può sostituire anche il petrolio nella produzione di materie plastiche e di combustibili da biomasse.

Inoltre, dalla stoppa e dalla parte legnosa della canapa (canapolo), rimaste a seguito dell’estrazione della fibra tessile o dei semi, è possibile fabbricare sia carta di alta qualità che carta di comune utilizzo, per la stampa di giornali o la produzione di cartoni. Il fusto di canapa truciolato può essere utilizzato per effettuare un’operazione di basilare importanza in agricoltura e giardinaggio. Si tratta della pacciamatura che consente di mantenere l’umidità del suolo e ridurre così le necessità idriche delle piante, innalzare la temperatura del suolo, impedire la crescita delle erbacce e proteggere il terreno da precipitazioni ed erosione.