“Teatro da Mangiare?” e “Attorno a un tavolo”: due spettacoli imperdibili in scena, dal 15 al 18 gennaio 2019, al Teatro Comunale di Ceglie Messapica per la stagione teatrale promossa in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese

Si apre con una Prima Regionale Assoluta la Stagione di Prosa 2019 di Ceglie Messapica organizzata da Comune, Teatro Pubblico Pugliese e Armamaxa Teatro.Ospite della Stagione Teatrale sarà il Teatro delle Ariette che martedì 15 e mercoledì 16 Gennaio presenterà il suo storico “Teatro da Mangiare?” e giovedì 17 e venerdì 18 Gennaio, per la prima volta in Puglia, “Attorno a un Tavolo: piccoli fallimenti senza importanza” che ha debuttato la scorsa estate al Festival Primavera dei Teatri a Castrovillari.

Trenta commensali. È questo il numero massimo di spettatori previsti per ogni singola replica dei due spettacoli portati in scena dal Teatro delle Ariette, compagnia emiliana, capeggiata da Paola Berselli e Stefano Pasquini, compagni anche nella vita, e con loro Maurizio Ferraresi, che da una fattoria dell’altipiano bolognese, in Valsamoggia, hanno creato un teatrofatto di cibo e storie, per l’appunto «da mangiare», che non ha eguali in Italia.

Diciotto anni di vita e oltre 1000 repliche in giro per l’Italia e l’Europa: concepito nel 2000 nella cucina della casa delle Ariette, “Teatro da mangiare?”(in scena il 15 e il 16 gennaio, ore 21.00) è soprattutto un’esperienza e una pratica quotidiana, dove arte, vita e lavoro coincidono e convivono, invitando il pubblico a mangiare davvero le cose che il Teatro delle Ariette coltiva nella sua azienda agricola.Così, seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, le Ariette raccontano la loro singolare esperienza di contadini-attori: ventisette anni di vita in campagna e ventuno anni di teatro fatto fuori dai teatri.

«Attorno al grande tavolo dove ci ritroviamo, attori e spettatori, a condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa che non siamo in grado di spiegare. Si compie un rito così profondamente umano da catapultarci nel cuore del nostro presente, nell’attimo assoluto del “qui e ora”, senza mediazione, nell’evidente e disarmante verità delle nostre vite».

“Attorno a un tavolo. Piccoli fallimenti senza importanza” (in scena il 17 e il 18 gennaio, ore 21.00) è la naturale chiusura di un cerchio tracciato 18 anni fa: si ritorna a tavola e i tre attori, servendo acqua e vino, focacce, formaggio, verdure e tagliatelle, raccontano storie di vita (di teatro, di agricoltura, di paura di volare, di amici e di cinghiali), esperienze personali, piccoli fallimenti apparentemente senza importanza, inquietudini che attraversano il nostro presente. Ancora una volta lo fanno con leggerezza, senza drammatizzare, piuttosto con la voglia di giocare. Nella Cucina-Teatro delle Ariette tentano di creare, per il tempo effimero dello spettacolo, una comunità provvisoria, forse ancora possibile.

Entrambi gli spettacoli sono fuori abbonamento e riservati a un numero massimo di 30 commensali a replica. Il costo del biglietto è di euro 20.

I biglietti possono essere prenotati al n. 389/2656069 (anche via WhatsApp) e sono in vendita il giorno prima di ogni spettacolo dalle 18.00 alle 20.00 e il giorno dello spettacolo dalle 17.00 presso il Teatro Comunale.

Il TPP è accreditato a 18app e Carta del Docente per consentire l’acquisto di abbonamenti e biglietti rispettivamente ai giovani 18enni e ai docenti titolari del bonus.

La stagione teatrale 2019 riprende a febbraio, per concludersi ad aprile, alternando spettacoli nati a Ceglie Messapica con altri di artisti conosciuti del panorama nazionale: il 21 febbraio in programma “Vi racconto il mio piano”, un concerto/spettacolo di piano solo, immagini e filmati interamente composto ed eseguito da Mirko Lodedo; il 23 marzo in scena Emilio Solfrizzi con “Roger”, un monologo che si svolge interamente su un campo da tennis e che rappresenta un’immaginaria partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi; il 31 marzosarà la volta diMassimo Wertmüller e Michele La Ginestra in “Come Cristo comanda”che porteranno in scena due soldati romani, Cassio e Stefano, le cui vite si sono intrecciate con quelle di Gesù; l’evento che ha sconvolto l’umanità ha travolto anche loro e che, in una lunga notte, si confronteranno alla ricerca di risposte.A chiudere la stagione, il 16 aprile, “Metamorfosi. Indistinto racconto” di e con Gaetano Colella, Enrico Messina e Daria Paoletta: un lavoro scritto a quattro mani, che attraversa le Metamorfosi di Ovidio con la libertà di “tradirle” proprio nell’intento di narrare il mito.

L’abbonamento ai 4 spettacoli (la campagna abbonamenti continua dal 15 al 18 gennaio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso il botteghino del Teatro Comunale di Ceglie Messapica) è di euro 38 per la galleria e di euro 50 per la platea.