BRINDISI.VERTENZA GRUPPO DEMA ( DEMA-CAM-DAR-DCM)
È necessario fare un po’ di chiarezza rispetto alle vicende che si stanno susseguendo relativamente alla vertenza Gruppo Dema-DAR/DCM Brindisi.
E noto a tutti i lavoratori che da luglio scorso, gli azionisti del fondo Inglese Capital ByBrook, hanno nominato un nuovo amministratore delegato, Ing. Renato Vaghi. Dopo 4 mesi , e nonostante ripetuti solleciti e richieste ufficiali d’incontro da parte della RSU e sindacato non ha mai concesso nessun tipo di approccio, in barba alle corrette relazioni sindacali. L’unica possibilità di confronto è stata in sede istituzionale (Prefettura di Brindisi dopo ben due rinvii ) il 24 settembre u.s. al quale hanno partecipato, Cgil-Cisl-Uil Fiom Fim Uilm, Fismic,Uglm,Cobas, Prefetto ,Task Force regionale per le crisi aziendali ,Sindaco di Brindisi nonché presidente della Provincia di Brindisi, oltre alla presenza di una delegazione di lavoratori. Dal verbale del 24 settembre, redatto dalla regione, dal quale chiunque lo legga riscontra, che appunto, l’amministratore delegato si impegnava a fornire il piano industriale nel incontro programmato per il 29 di ottobre p.v (incontro posticipato al 14 novembre). In seguito all’incontro tenutosi in Prefettura le organizzazioni sindacali, tra cui anche la Fismic, hanno fatto richiesta al Mise, al fine di programmare un incontro di ulteriore raccordo dopo il 29 ottobre, perché il gruppo Dema è presente sia in Puglia che è in Campania.
Siamo molto sorpresi e allibiti dalla posizione di Fim Fiom UIlm di Brindisi perché, diverge profondamente da quanto sostenuto nei mesi precedenti, palesando un comportamento incoerente e di sudditanza nei confronti della controparte che solitamente è il datore di lavoro, invece, per la triplice è il sindacato che cerca di tutelare la dignità dei lavoratori e i loro fondamentali diritti, la loro controparte. La FISMIC CONFSAL è profondamente preoccupata perché l’atteggiamento dell’A.D. Vaghi è irrispettoso innanzi tutto delle Istituzioni Locali, tra cui anche il Prefetto, che ricordiamo rappresenta il Governo sul Territori, non osiamo immaginare che rispetto può avere dei lavoratori e dei suoi rappresentanti. L’incontro del 30 ottobre, al Mise potrebbe avere un senso se si fossero consumati gli incontri in sede locale come sostenuto da tutti, e come è prassi consolidata nella gestione di crisi di Gruppi Industriali ,con la presenza in più regioni. La Fismic Confsal non condivide il metodo messo in campo dall’azienda, ne il merito del pseudo sindacato che si erge a paladino, in difesa di un gruppo che ad oggi non ha messo in campo reali azioni industriali. La FISMIC CONFSAL rimanda al mittente le accuse mosse, e invita la triplice a riprendere percorsi coerenti e di reale interesse per il territorio e di tutela delle maestranze del Gruppo Dema , per noi il capitale più importante che dovrebbe essere tutelato sono le risorse umane. È una questione di metodo, le regole del gioco, non si cambiano in corso d’opera, specie le regole e le prassi delle relazioni Industriali, ma la cosa più grave, che secondo noi ha commesso l’azienda è fare scatenare la guerra tra i lavoratori, e scegliersi gli interlocutori più comodi e con i quali forse ci sono corsie preferenziali. Contrasteremo con tutti i mezzi l’egemonia che certi sindacati vogliono esercitare, non ci sono sindacati di serie A o di serie B, ricordando che fortunatamente la costituzione non è stata ancora cambiata, esistono ancora gli art. 39 e 46. Invitiamo i lavoratori e tutti quelli a cui sta a cuore il bene comune alla massima partecipazione alla riunione che si terrà il 28/10/2019, alle ore 17e30, presso la sala Marino Guadalupi del Comune di Brindisi, alla presenza del Sindaco, del Presidente della comitato di monitoraggio sistema economico e aree di crisi e Politici di diversi schieramenti.