Il Teatro Kopó presenta, in prima assoluta a Brindisi, Palmina. Amara terra mia, scritto e diretto da Giovanni Gentile, con Barbara Grilli, una produzione del ‘Teatro Prisma’ di Bari, in scena sabato 9 novembre alle 21, domenica 10 alle ore 18.

Lo spettacolo ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Modugno per meriti sociali ed artistici. La performance inoltre ha ricevuto la nomination come Miglior Drammaturgia al Roma Fringe Festival 2016 e ha vinto il premio come Miglior Spettacolo Teatri d’Inverno 2017. Barbara Grilli è stata premiata come miglior attrice con il Premio Martucci 2016.

Una storia che ancora si sussurra, che non si può ancora dire conclusa e che soprattutto non si deve dimenticare, nonostante siano passati tanti anni dalla morte di Palmina Martinelli. Una storia vera, dunque, accaduta nel 1981, che irrompe sul palcoscenico del Teatro Kopó, per ripercorrere le tappe della tragedia umana e giudiziaria di una ragazzina che, all’epoca dei fatti, aveva soltanto 14 anni.  Aveva osato ribellarsi al destino di degrado e di prostituzione, che era già toccato alla sorella maggiore. Sul corpo di Palmina, avvolto dalle fiamme in un angolo del bagno della casa popolare di Fasano (provincia di Brindisi), si è consumata una nota vicenda giudiziaria, dall’esito paradossale. Benché la ragazza, in ospedale, avesse fatto i nomi dei suoi aguzzini, i due fratelli Enrico Bernardi e Giovanni Costantini al PM Nicola Magrone, diventato poi sindaco di Modugno, il processo li assolve per insufficienza di prove. Per la giusitizia, Palmina si è suicidata e ha calunniato i due imputati. La vittima è dunque diventata colpevole. Eppure la sua testimonianza, registrata in un audio straziante, rappresenta un macigno sulle nostre coscienze di cittadini, restituendo un quadro devastante di disagio e di ignoranza, all’interno del quale pare che perfino alcuni familiari di Palmina si siano resi complici degli assassini, tenutari di una casa di appuntamenti a Locorotondo. Il lavoro tenace di tanti sta restituendo giustizia a Palmina: nel 2012, un team di esperti del Policlinico di Bari ha dimostrato che Palmina non si sarebbe potuta suicidare, coprendosi prima gli occhi, e dal 2015, la Procura ha riaperto il caso per portare alla luce la rete di connivenze, omissioni, omertà, che ha reso possibile l’inimmaginabile. Lo spettacolo ha contribuito all’intitolazione a Palmina Martinelli di due piazze, una a Modugno e una a Bari, accompagnando, con gli strumenti propri del teatro civile, il percorso di riabilitazione della sua memoria. Palmina. Amara terra mia è dunque uno spettacolo di struggente attualità, poiché dà voce alla gioventù ribelle nei confronti di quei dis-valori, come la violenza e il profitto ad ogni costo, sempre più diffusi nella nostra società.