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No tap brindisi partecipa alla manifestazione del 29 novembre e propone l’8 dicembre a matagiola

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Il Movimento No Tap della Provincia di Brindisi aderisce al  quarto sciopero internazionale per il clima indetto da FFF(Friday for future), organizzazione mondiale  che intende realizzare  iniziative concrete da mettere subito in atto unitamente a  proteste davanti ai maggiori luoghi di inquinamento e clima alteranti.

Il Movimento No Tap di Brindisi parteciperà alla manifestazione di  domani mattina ,Venerdì 29 Novembre, con partenza alle ore 9,00 dal piazzale della stazione di Brindisi dove denuncerà insieme a migliaia di giovani la scarsa attenzione istituzionale ai problemi gravi della nostra città , della nostra provincia, dalle mancate bonifiche industriali a tutti i gasdotti che avranno come snodo le attività di interconnessione Snam a contrada Matagiola , alle spalle del quartiere  Sant’Elia di Brindisi.

Per questo abbiamo deciso in una recente assemblea regionale abbiamo deciso  di manifestare  con i comitati e i movimenti di tutta la Regione Puglia Domenica 8 Dicembre a partire dalle ore 9,00 a contrada Matagiola , nella giornata di lotta contro le grandi opere e per l’uscita dal fossile.

Matagiola ricordiamo a tutti che è il luogo definito dal Governatore della Puglia , Michele Emiliano,  in un recente incontro “Brindisi capitale del gas”.

Il Governatore non va però oltre questa battuta, affermando inoltre che hanno deciso tuttoa Roma  .

Emiliano non dice assolutamente nulla  se dobbiamo preoccuparci o meno dell’arrivo a Brindisi di tutti i gasdotti che interesseranno la nostra nazione.

Stesso comportamento da parte del  Sindaco Rossi  che sull’arrivo del primo gasdotto a Matagiola che è quello di Tap condividendo le parole di Emiliano  “…che hanno  deciso tutto a Roma”.

Il Movimento No Tap ha risposto che anche nella lotta contro il rigassificatore era stato deciso tutto a Roma ma la popolazione si ribellò riuscendo a bloccare l’opera.

Ricordiamo ai nostri Governanti , a qualsiasi livello, che alla nostra periferia arriveranno più gasdotti per complessivi 50 Miliardi di metri cubi di gas all’anno; se non ci poniamo  delle domande adesso quando ce le dobbiamo fare.

Basti pensare che i  consumi attuali della nostra nazione si aggirano intorno ai 70 Miliardi di metri cubi l’anno e sono  ulteriormente in discesa.

Ci preoccupiamo di una bomba con 40 Chilogrammi di tritolo realizzando una evacuazione di oltre 50.000 abitanti e non ci poniamo nessuna domanda sui problemi che ci possono essere  con la  connessione di tutti i gasdotti in costruzione a Sant’Elia?

Se non ci sono problemi di nessun tipo Comune di Brindisi , Provincia di Brindisi, Regione Puglia , Governo nazionale  , ce lo dicessero e ci mettiamo l’anima in pace.

Noi crediamo che qualche domanda sui rischi ce la dobbiamo porre visto episodi gravi che hanno interessato i gasdotti  in Italia e nel Mondo.

Ci poniamo il fatto  che mentre l’intero pianeta ci chiede una immediata inversione di tendenza a quello che è avvenuto sul clima si continui a seguire la strada sbagliata.

La costruzione  di tutti questi gasdotti porta di fatto all’aumento di consumo di gas , fossile climalterante, che pone in essere  l’esistenza stessa del pianeta.

Qualcuno dei nostri Governanti come Emiliano  continua ad imbrogliare sulla parola decarbonizzazione;

la parola significa   eliminare il  carbonio dei combustibili fossili, quindi sia del carbone che del gas.

Sostituire quindi il carbone con il gas non risolve il problema ; così come ci viene proposto per le centrali Enel di Cerano , A2A di Costa Morena , Ilva .

Insomma , ci sono tutti i buoni motivi per partecipare alle manifestazioni del 29 Novembre a Brindisi e l’8 Dicembre a Matagiola.


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