La riforma del Terzo Settore, recentemente approvata, (Legge delega 106/16 e relativi dgls) riguarda temi importanti quali:
– Codice del Terzo Settore;
– Servizio Civile Universale;
– Cinque per Mille;
– Impresa Sociale.
Così, nel nostro ordinamento, viene riconosciuta l’esistenza di un settore che è collocabile tra lo Stato e il mercato profit.
Questo settore è invero un “privato sociale e non per profitto”, i cui fini sono gli interessi generali e il bene comune,
cioè gli stessi obiettivi che si pone uno Stato moderno e democratico.
La legge riconosce un mondo che, in questi anni, è cresciuto in tutta Italia:
i dati del Censimento permanente sulle istituzioni non profit (ISTAT) ci dicono che in soli 5 anni, dal 2011 al 2015, gli Enti non profit sono passati da 301.191 a 336.275 (+11,6 %).
La gran parte di essi (oltre i 2/3 del totale) hanno dei Volontari al loro interno.
In Italia, se ne contano 5.528.760 e sono aumentati in 5 anni del 16,2%:
un dato straordinario, essendoci ben 911 Volontari ogni diecimila abitanti, contro gli 801 che si registravano nel 2011.
Anche nella Regione Puglia il mondo del VOLONTARIATO sta crescendo:
nel 2015 sono stati censiti 16.823 enti, con 34.000 dipendenti e ben 218.695 Volontari.
I cittadini attivi e l’economia solidale sono una risorsa per il nostro Paese e in particolare per il Mezzogiorno, in quanto il VOLONTARIO è un collaboratore prezioso, soprattutto per le istituzioni pubbliche.
Nonostante ciò che stabilisce la nostra Costituzione già dal 2001(l’ultimo comma dell’art. 118, recita “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”, c’è da fare ancora molta strada per realizzare una metodologia di governo che unisca, in modo virtuoso, sia la democrazia rappresentativa che la democrazia partecipativa, cioè l’economia solidale con l’intervento pubblico.
L’incontro del 26 Novembre 2019 è promosso dal CSV Poiesis e si terrà a Mesagne, alle ore 17.00, nel Monastero del Terzo Millennio, ex-convento dei Cappuccini, in via Reali di Bulgaria, sede dell’ISBEM.
ISBEM, istituto scientifico biomedico euro mediterraneo, senza scopi di lucro, è divenuto formalmente “Impresa Sociale” soltanto nel 2019, dopo esserlo stato per prassi operativa in tutti i suoi 20 anni di vita.
Questa premessa vale come CORDIALE INVITO per domani 26-XI-2019, in modo da affrontare – insieme e in sinergia – i cardini, i nodi, i meriti, le speranze ma anche le criticità della Riforma del Terzo Settore, la cui applicazione è necessaria anche nella Regione Puglia, per il bene ed il futuro del nostro martoriato Territorio.
CSV Poiesis, Brindisi ISBEM, Impresa Sociale, Mesagne