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Cgl Brindisi:prima fase della decarbonizzazione della centrale Federico II° di Cerano per le ricadute che avrà sull’economia portuale

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Nella riunione che si è svolta in prefettura la scorsa settimana, con la partecipazione delle parti sociali (Sindacato e Associazioni datoriali) si è fatto il punto della situazione dando continuità al tavolo prefettizio e, finalmente, concretezza alle datate richieste di soluzione della “Vertenza Brindisi”.

Si è discusso principalmente della prima fase della decarbonizzazione della centrale Federico II° di Cerano per le ricadute che avrà sull’economia portuale, sulle sue infrastrutture, sui servizi ed in tutte le attività dirette e dell’indotto. Non è stato solo questo l’obiettivo dichiarato nella riunione perché, secondo noi della UIL, si corre il rischio di trascurare e non avere ben chiaro quali sono veramente le finalità ed i risultati che si vogliono raggiungere: considerata la gravità della situazione della provincia, il porto, è parte importante delle nostre rivendicazioni. Come segnalato e denunciato da anni il dossier Brindisi è molto complesso: coinvolge molti settori produttivi della collettività, non solo industriali, ma anche ambientali, commerciali, del turismo, agroalimentari e sociali. C’è qualcuno che ancora non lo ha capito ed agisce e si comporta secondo le proprie necessità, senza guardare al problema generale. Nel frattempo la crisi colpisce altre aziende e mette in discussione centinaia di posti di lavoro. Ci riferiamo alla CMC di Carovigno, una azienda leader del comparto aeronautico che oggi, per quello che sta succedendo, sembrerebbe non più. Il rischio di ridimensionare il proprio organico è altissimo. È iniziato per i lavoratori il tormentato viaggio della speranza, anche a livello europeo, perché l’azienda ha spostato parte dell’attività in Polonia. Non ci convincono le dichiarazioni del general manager che a tutt’oggi non ha coinvolto la Task force regionale, malgrado abbia dichiarato la sua disponibilità ad incontrarsi. Per tutto questo la Leonardo è responsabile dello sfascio del settore aeronautico nel territorio.

In ambito comunale è stata sancita, invece, la fusione tra la Brindisi Multi Servizi e l’Energeco e sembra che tutte le difficoltà siano risolte. Il tempo ci dirà se questa scelta è stata vincente. Noi siamo scettici. Per non dimenticare il “Museo delle Vertenze”, altri problemi si aggiungono tra l’indifferenza e la mancanza di attenzione delle Istituzioni competenti. Le vie della città sono stravolte dai lavori per la fibra ottica la cui realizzazione, tra l’altro, avviene senza l’impiego di lavoratori brindisini con tutti i disagi per la circolazione automobilistica e per la sicurezza dei pedoni, costretti a barcamenarsi tra buche, transenne improvvisate e deviazioni. L’episodio verificatosi martedì mattina in via Alfredo Cappellini è la dimostrazione di quanto sia fondamentale la presenza dei responsabili istituzionali.

Antonio Licchello


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