In merito alla vicenda Banca popolare di Bari in qualità di Presidente Assopam e operatore finanziario ho l’obbligo morale di informare i cittadini (a cui sono stati sottratti fondi pubblici per circa un miliardo di euro per il discutibile salvataggio) che la maggior parte dei responsabili del Crack la passerà liscia.
Il problema non è l’attuale Governo, ma le leggi vigenti. Chi millanta azioni esemplari dice solo delle balle.
Banca Popolare di Bari è stata per anni oggetto di un teatrino dove protagonisti numerosi abusivi del credito presentavano pratiche (spesso articolate) a funzionari consezienti che puntualmente deliberavano finanziamenti con estrema facilità a clienti spesso complici del sodalizio.
Crediti che nel corso degli anni deterioravano senza sosta e che oggi inevitabilmente ha condotto l’istituto verso il Crack.
Il fatto assurdo è che la legge parla chiaro ossia nel Testo Unico Bancario non è prevista nessuna condanna per il bancario che ha collaborato con gli abusivi.
La nostra associazione ha più volte notificato all’attuale governo proposte risolutive e documenti dove si evince la nefandezza legislativa.
Tra le proposte Assopam, per la tutela e la salvaguardia dei consumatori, degli azionisti, dei risparmiatori e dei soldi pubblici, vi è proprio quella di punire in modo esemplare il bancario corrotto con pene fino alla reclusione nonchè a sanzioni pecuniarie amministrative di elevate entità.
Se il Governo ci avesse dato ascolto, “OGGI” avrebbe consentito alle autorità competenti di sbattere in galera (senza se e senza ma) “anche” i responsabili delle filiali periferiche, soliti a passarla franca (vedi Etruria, Popolare Veneta, Carichieti e altre).
Con l’attuale legge sibillina, tutti i veri responsabili la passeranno (COME SEMPRE) liscia. E con tutta franchezza ci siamo letteralmente stancati nel vedere per l’ennesima volta gli impiegati coinvolti (e corrotti) passare incredibilmente per vittime del sistema.
Credo sia giunto il momento che questo Governo dia delle risposte serie e passi alle dovute determinazioni.
Nell’ipotesi di un’azione legale da parte dei risparmiatori nei confronti dell’istituto di credito Assopam non solo metterà a disposizione i propri legali ma si costituirà parte civile.
Il Presidente
Raffaele Tafuro