AmbienteBrindisiIn EvidenzaItaliaRedazionali

Ventiseiesima edizione della manifestazione “ Il Mare di Inverno” a Brindisi organizzata dall’ Associazione Fare Verde, in sinergia con Ekoclub International Brindisi.

Raccolti e catalogati rifiuti di ogni tipo e provenienza nell’ area e tratto di costa prospiciente il Castello Alfonsino .

L’ ambiente, ogni nobile azione di tutela e salvaguardia dei nostri luoghi e patrimoni, ha bisogno dell’ uomo, del suo impegno, di un contributo che, spesso, è superiore a quello di chi, sotto il profilo istituzionale, deve invece provvedere , senza se e senza ma, ad evitare ogni forma di inquinamento o danni all’ ambiente.

Il volontariato, la sua essenza, chi da anni si impegna per la propria città e il territorio, per far capire, tra l’ altro, che ogni nostro patrimonio deve essere tutelato e non disperso.

La ventiseiesima edizione della manifestazione il Mare di Inverno a Brindisi ci dice questo , con i volontari dell’ associazione Fare Verde e le Guardie Ecologiche e Zoofile di Ekoclub Brindisi International che domenica mattina hanno raccolto e poi catalogato, presso l’ area e il tratto di costa prospiciente il Castello Alfonsivo, rifiuti di ogni tipo e provenienza.

Un degrado ambientale esistente da molto tempo, legato purtroppo alla storia di un patrimonio della città di Brindisi e il territorio, in tutti questi anni praticamente emblema di conflitti di competenze istituzionali e burocratici, che deve essere restituito prima o poi definitivamente alla città.

Il messaggio, da sempre, dell’ Associazione Fare Verde , guidata dal Responsabile cittadino Teddy Carlomagno e Maria Rita Malorzo, è quello di far capire che il nostro mare non deve essere custodito e salvaguardato solo in prossimità e durante la stagione estiva, ma, appunto, ogni giorno dell’ anno .

Una manifestazione in concomitanza con tante altre sul territorio nazionale, per lanciare un messaggio e segnale globale alle comunità . Le acque marine sono puntualmente colpite da pesanti forme di inquinamento, eccessi di mercurio,mucillagine, tanto altro. Il cattivo funzionamento o la totale assenza di impianti di depurazione hanno ridotto praticamente i fiumi e le aree costiere a canali di scarico per ogni tipo di rifiuti civili e industriali.

In sostanza lo stesso, vergognoso e inaccettabile, scenario che caratterizza l’ area circostante il Castello Alfonsino, non bastassero tutte le problematiche legate ad una zona e struttura su cui nulla ha fatto la politica in tutti questi anni. Sacchetti, bottiglie di plastica, lattine metalliche, contenitori, rifiuti di ogni tipo che offendono una zona che invece doveva, dovrebbe essere un patrimonio su cui investire , in termini i occupazionali, progettualità, strutturali , turistici .

Ma questo è un altro discorso, su cui ritorneremo, in attesa che, dopo i proclami, le intenzioni, i percorsi e progetti annunciati, si arrivi al recupero definitivo e riqualificazione di un patrimonio storico della città di Brindisi e il territorio, in un contesto tra Pubblico e Privato.

Intanto, i volontari di Fare Verde e Ekoclub, due delle belle realtà brindisine del mondo dell’ associazionismo e il volontariato, dimostrano di voler bene a Brindisi, all’ Ambiente, a tutto ciò che ci circonda, ad un mare che ci appartiene, e non solo durante la stagione estiva .

Video Interviste a Teddy Carlomagno – Responsabile Cittadino Fare Verde – e a Clemente Carlucci – Presidente Provinciale Ekoclub International Brindisi .

Foto Marcello Altomare

Condividi: