In riferimento alla segnalazione della CGIL circa disservizi e carenza tecnologica nell’Ospedale Perrino con particolare riferimento al Servizio di Radiodiagnostica, nel ritenere fuorviante per l’utenza il contenuto diffuso e lesiva dell’immagine aziendale l’accusa di generale inefficienza, si precisa quanto segue.

Si premette che gli interventi di potenziamento tecnologico devono essere avviati secondo norme di legge e procedure vigenti, comprensivi di adeguamenti di strutture sanitarie di vecchia costruzione che richiedono spesso lunghi tempi di attuazione.

Riguardo le singole criticità segnalate dal Segretario Generale della CGIL Antonio Macchia, alcune rispondono al vero, altre sono gravi inesattezze.

Nella Radiologia dell’ospedale Perrino l’attuale situazione tecnologica è la seguente:

  • L’angiografo è fuori uso, ma a dicembre è stata aggiudicata la gara per l’acquisto del nuovo angiografo biplano di ultima generazione. Superati i tempi tecnici che la procedura impone per legge si procederà alla realizzazione delle necessarie e importanti opere edilizie e di rifacimento degli impianti e alla successiva installazione dell’apparecchio suddetto. L’installazione dell’angiografo avverrà entro il mese di giugno c.a.

  • Non vi è alcun fuori uso delle macchine RM, specie di quella più performante. E’ stato invece pianificato il noleggio di una unità mobile di RM ad alto campo (1,5 T) top di gamma per sostituire fin da subito la macchina da 1 T meno performante che sarà definitivamente sostituita a fine anno con l’installazione, dopo la messa a norma per i parametri richiesti dalla nuova macchina, da una RM da 1,5 T acquistata con gara CONSIP. Con il noleggio aumenterà l’offerta qualitativa e quantitativa, indirizzata soprattutto verso i pazienti ricoverati e oncologici. Inoltre, questa amministrazione ha intenzione di acquistare una nuova RM in sostituzione di quella da 1,5 T installata già al Perrino e una RM per l’ospedale di Francavilla Fontana.

  • Il grave guasto della Tac è stato determinato dalla rottura del tubo radiogeno legato all’enorme mole di lavoro a cui è sottoposto. In media sono eseguite 56 tac al giorno, il solo Pronto Soccorso incide con una media nelle 24 ore di 40 Tac. L’impegno della Tac e della RM è al di sopra dell’utilizzo raccomandato dal Ministero della Salute per le grandi macchine.

Per ridurre i disagi la Direzione Strategica aziendale ha pianificato l’immediato noleggio di una Tac mobile e nelle prossime settimane sarà pubblicato il bando per l’acquisto di due nuove Tac di fascia elevata, i cui capitolati sono ormai pronti.

La Direzione Strategica si sta adoperando, inoltre, per sostituire e aggiornare l’intero parco macchine per la radiologia tradizionale. Ovviamente tutto questo necessita del rispetto di quelle che sono le attuali priorità (Tac) e dei necessari tempi di espletamento delle varie procedure.

In attesa di risolvere criticità temporanee e non sempre prevedibili (come un guasto), che possono verificarsi in tutte le aziende sanitarie, si è scelto di dare priorità ai pazienti ricoverati, agli oncologici e agli accessi in urgenza tramite Pronto Soccorso.

Per quanto concerne la momentanea sospensione dei ricoveri programmati (fatta eccezione per le patologie neoplastiche, quelle tempo-dipendenti, le urgenze e le patologie di chirurgia bariatrica), si tratta di una misura cautelativa solitamente adottata da molte Asl durante i periodi di maggiore diffusione del virus influenzale. Tale disposizione non ha nulla a che vedere con la mancata applicazione del Piano di Riordino, considerando che sono pienamente funzionanti gli ospedali di Comunità presso i PTA di Mesagne, Ceglie Messapica e Fasano in cui i ricoveri sono regolarmente garantiti.

Il potenziamento dei servizi territoriali, in linea con il Regolamento regionale, procede con interventi che vengono gradualmente e costantemente implementati, anche con nuova dotazione tecnologica, per assicurare una maggiore tutela della salute degli utenti. E’ recente, ad esempio, l’attivazione a Mesagne di un ambulatorio infermieristico con la funzione principale di gestire al meglio le cronicità di assistiti deambulanti o trasportabili e migliorare così gli attuali percorsi assistenziali in stretta collaborazione con i medici di famiglia. Questa tipologia di servizio sarà progressivamente attivata anche negli altri PTA.