Si è svolta nel salone del Polivalente Anziani la premiazione del XXVI concorso di poesia intitolato al poeta mesagnese Francesco Bardicchia.

All’assegnazione dei riconoscimenti hanno preso parte il sindaco Toni Matarrelli e l’assessore ai Servizi sociali, Anna Maria Scalera. “E’ un piacere assistere ad eventi che celebrano la bellezza della poesia ed elevano lo spirito. La vostra dinamicità è l’esempio di un impegno dal quale c’è sempre da imparare”, ha dichiarato il primo cittadino rivolgendosi agli organizzatori.

“Si tratta di un appuntamento atteso che qualifica l’offerta culturale delle tante attività che svolgiamo, rese possibili grazie all’impegno dei soci che contribuiscono con tanto lavoro alla buona riuscita delle iniziative”, così il presidente Emanuele Marrazza ha introdotto la serata allietata dai canti del coro “Arcobaleno delle Note”. Nell’esecuzione dei brani, i bambini sono stati coordinati da Rosanna Pizzi. Ai piccoli cantori è stato fatto dono di una chiavetta elettronica che servirà a raccogliere i momenti salienti delle loro performance, un piccolo riconoscimento che è stato consegnato, per loro, a Ornella Manco, dirigente scolastico dell’IC di Latiano.

Per la sezione relativa alla poesia in lingua dialettale, sono risultati vincitori Rosario Adorno di Ostuni, che si è aggiudicato il primo premio con la composizione “Cu accògghje prìm’a mmè”; il secondo posto è andato alla brindisina Silvana Di Emidio con “L’amori ca ti movi”; il terzo posto è toccato al mesagnese Maurizio Asparra con “Lu tiempu ca passa”. La sezione in lingua italiana, nell’ordine, ha premiato Clelia Cavallo di Latiano con “E quando …”; il brindisino Angelo Bellanova con “Bellissimo e splendido” e “Le donne sui barconi” di Giovanna Sgherza che ha scritto da Molfetta.

I cinque componenti di giuria che hanno decretato la classifica sono stati: Antonio Cortese, presidente e coordinatore della serata; il professor Benito D’Agnano; la giornalista e scrittrice Federica Marangio; il poeta Francesco Galasso e l’insegnante Sandra Corrado.