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Uil Brindisi:In tante occasioni abbiamo, come sindacato, criticato le imprese e le grandi aziende sul metodo di affidamento e gestione degli appalti.Il richiamo del Presidente della CNA alquanto mai opportuno.

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In tante occasioni abbiamo, come sindacato, criticato le imprese e le grandi aziende sul metodo di affidamento e gestione degli appalti, quasi sempre al tavolo prefettizio. Il richiamo del Presidente della CNA su tale problema si rivela quanto mai opportuno.

A pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori, e bene ha fatto anche il consigliere regionale Mauro Vizzino, presidente della commissione ambiente regionale, sottolineandolo in una nota qualche giorno fa quando ha denunciato le inadempienze contrattuali e gli abusi che vengono continuamente posti in essere nei loro confronti. La risposta a queste osservazioni non è semplice. Negli anni sono accadute una serie di circostanze, tutte negative, che hanno determinato tale situazione. Nella fase di affidamento dei lavori le aziende committenti, sempre alla ricerca del massimo profitto e del maggiore ribasso, hanno la responsabilità di questa preoccupante fase negativa. Le imprese vincitrici, pur di vincere gli appalti, si sono adeguate. Una pratica scorretta che alla lunga ha danneggiato anche loro determinato fallimenti, chiusure e licenziamenti dei lavoratori.

La UIL ha suggerito più volte alle imprese l’esigenza di organizzarsi facendo sistema e massa critica, costituendosi in ATI, tale da garantire l’assegnazione a condizioni più favorevoli senza essere costrette ad accettare le briciole dei sub appalti. È stato un grave errore non farlo! Oggi non ci meravigliamo della denuncia del presidente della CNA. Se a Brindisi sono rimaste solo le aziende committenti (per il momento) a fare il bello ed il cattivo tempo, un problema c’è stato: il ridimensionamento dell’apparato industriale ridotto ai minimi termini, nessuna leadership riconosciuta che coordini e indirizzi e, di conseguenza, totale assenza di prospettive di sviluppo per il futuro. Si continua a guardare nel proprio giardino e non a costruire un grande parco per tutti, soprattutto per I lavoratori e per i giovani in cerca di lavoro. Al presidente della CNA diciamo che il richiamo fatto va sostenuto ed allargato a tutti. È arrivato il momento di chiarire come e con quale logica si distribuiscono gli appalti. A Brindisi ci sono tecnici, lavoratori e imprese qualificate, ma non sono ancora riuscite a fare massa critica e vedere riconosciuta la loro capacità di assicurare attività lavorative che rispondono a criteri previsti per l’aggiudicazione degli appalti: organizzazione e adeguata capacità economica. La trasformazione industriale in atto è importante se adeguata alle esigenze del territorio, fondamentale se sviluppata nel territorio.

Il Segretario terr.le

Licchello Antonio


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