Grande e significativo successo per il convegno“La devianza giovanile a Brindisi”
Grande e significativo successo per il convegno “La devianza giovanile a Brindisi – cause sociali, strategie, politiche di prevenzione “, organizzato dal Comitato Liberi Cittadini del Quartiere Bozzano .
“La devianza giovanile a Brindisi – cause sociali, strategie, politiche di prevenzione” è stato il tema – titolo di un convegno organizzato giovedì scorso dal Comitato “ Liberi Cittadini” del Quartiere Bozzano presso la Parrocchia San Giustino De Jacobis . Una scelta non casuale, considerando ( e crediamo che sia un pensiero ampiamente condiviso) il “ ruolo centrale” del mondo ecclesiale nella comunità, nelle problematiche dei cittadini .
Sicuramente, una problematica di strettissima attualità ( di cui, probabilmente, se ne è parlato e se ne parla ancora poco….) che va considerata, analizzata, approfondita, attraverso un “ percorso a rete”.
E quale migliore occasione di questa iniziativa, che ha visto la partecipazione di autorità, rappresentanti istituzionali, cittadini, famiglie, ragazzi e studenti, associazioni e movimenti, docenti e rappresentanti del mondo della scuola, residenti del quartiere Bozzano e non solo . Hanno partecipato Antonio De Donno ( Procuratore Capo del Tribunale di Brindisi), il Dirigente Scolastico Rita Ortenzia De Vito, l’ Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Brindisi Isabella Lettori, l’ Arcivescovo Brindisi – Ostuni mons. Domenico Caliandro, Elvira D’ Alò ( Pedagogista clinico).
I lavori sono stati introdotti da Francesco D’ aprile ( Presidente del Comitato Liberi cittadini del Quartiere Bozzano), mentre a moderare il convegno il giornalista Carlo Amatori.
La “ devianza giovanile”, che è poi il disagio di quei giovani, ragazzi, che rifuggono dalle “incombenze e problematiche reali della vita”, purtroppo in alcuni casi abbandonati a se stessi da famiglie colpevoli e assenti, per rifugiarsi nelle dipendenze, la droga, l’ alcool, il sesso, anche in atteggiamenti di fenomeni malavitosi, delinquenza .
Ma, in sostanza, ragazzi “ deboli”, che vanno aiutati, sostenuti, da un percorso virtuoso che non può non vedere una grande sinergia , appunto, tra le istituzioni, la comunità, la scuola, le famiglie, la chiesa, i centri di ascolto, le strutture di quartiere, il mondo dell’ associazionismo .
Si è parlato e discusso di devianza giovanile, sullo sfondo la cultura della legalità e della convivenza civile, quali “ antidoti” a fenomeni di mancata integrazione, ma soprattutto al disagio di tanti giovani che abbandonano la città perché non riescono più a vedere una possibilità di crescita sociale e economica .
Video Interviste a Antonio De Donno ( Procuratore Capo del Tribunale di Brindisi) e mons. Domenico Caliandro ( Arcivescovo Brindisi – Ostuni).
Foto Marcello Altomare