Due spettacoli al prezzo di un solo biglietto: è la promozione in arrivo per due straordinari titoli della stagione del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. «La rottamazione di un italiano perbene» con Carlo Buccirosso (martedì 3 marzo) e «Non è vero ma ci credo» (giovedì 12 marzo) con Enzo DecaroA partire da martedì prossimo18 febbraio, sarà infatti possibile, solo presso il botteghino del Teatro (T. 0831 562554), acquistare i biglietti dei due spettacoli, per posti di poltrona e galleria, al prezzo di un solo biglietto.

Una iniziativa che la Fondazione propone per promuovere la bellezza del teatro e incentivare la partecipazione, nell’idea che ha sempre accompagnato la programmazione del politeama brindisino, quella cioè di favorire e realizzare un rapporto stretto e reciproco tra teatro e comunità.

I titoli scelti si inseriscono nel solco della tradizione della commedia italiana, lente privilegiata che indaga nel tempo la cultura, la famiglia e il costume della società, e vedono protagonisti due giganti della scena nazionale come Carlo Buccirosso ed Enzo Decaro.

Tra fallimenti d’impresa, risse familiari, problemi personali, con le tasse ed Equitalia, la compagnia di Carlo Buccirosso approda al Verdi (3 marzo) in una divertente commedia che mescola allegria e cinismo: «La rottamazione di un italiano perbene» racconta in maniera tragicomica pensieri e “malattie” di un italiano medio alle prese con una impresa familiare. Sfuggire alle tasse è l’unica attività intellettuale che offra ancora un premio, diceva l’economista inglese Keynes. Così Alberto Pisapia (Buccirosso) inizia la sua silenziosa battaglia contro lo Stato, escogitando un progetto per scongiurare il suicidio. La sua è una lotta di principio contro

Equitalia: in fondo sa che un’avventura giudiziaria impoverirebbe ancor più le sue finanze a causa di lungaggini e cavilli. Ecco allora che il livore e lo spirito di vendetta del protagonista si riversano a danno della suocera, additata come capro espiatorio della vicenda.

Enzo Decaro è il protagonista (12 marzo) della commedia «Non è vero ma ci credo», scritta da Peppino De Filippo nel 1942. Una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. L’avarissimo imprenditore Gervasio Savastano (Decaro) vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. In realtà teme che qualcuno o qualcosa possa mettere in pericolo l’impero economico che è riuscito a realizzare con tanti sacrifici. Da qui parte una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedrà al centro la credulità del povero commendatore.