Il Sindacato Cobas incontra Giovedì 27 Febbraio alle ore 11,30 l’Amministrazione Comunale per continuare a discutere sul taglio di 1 milione di euro sul servizio ADI-SAD e come salvaguardare i cittadini interessati al servizio unitamente agli aspetti occupazionali.
Intanto arriva la comunicazione della cooperativa Genesi , che gestisce per conto del Comune di Brindisi il servizio di assistenza domiciliare , della apertura della procedura di licenziamento per tutte le 31 lavoratrici impegnate nel servizio , a cui si vanno ad aggiungere 10 lavoratrici assunte a tempo determinato.
La proroga assegnata dal Comune alla cooperativa Genesi finisce il 31 marzo e dopo ci sembra essere il vuoto.
Nell’ultima riunione avuta con il Comune ci fu prospettato un tentativo di soluzione attraverso tre elementi:
1) Compartecipazione dell’utente alla spesa che fino ad oggi non c’è mai stata. Di fatto un ulteriore ticket per le famiglie operaie.
2) Aspettare che la Regione Puglia destini al Comune dei fondi del così definito “Piano Povertà”, che verrebbe destinato in particolare al Sad, servizio di assistenza domiciliare.
3) Il 13 Febbraio ci sarebbe stato un incontro con l’ASL nel tentativo di assegnare loro completamente quanti più pazienti possibili nel servizio Adi, assistenza domiciliare integrata.
Il Sindacato Cobas non ha aspettato tempo ; si è mobilitato nei confronti della Asl e della Regione Puglia per capire se ci sono spazi per eventuali soluzioni alternative su cui nutriamo seri dubbi.
Aspettiamo con ansia la riunione di domani per capire quali accorgimenti è stata in grado di trovare l’Amministrazione per evitare 31 licenziamenti a cui si aggiungono 10 persone a tempo determinato.