FocusItalia

15 marzo, giornata del Consumatore. Diritti del consumatore online

  • La normativa europea tutela il consumatore online e tutti i venditori hanno l’obbligo di rispettarla

  • Attenzione a caselle prefleggate e prezzi ingannevoli: sono illegali e vanno denunciati

  • In caso di truffa rivolgersi alle Associazioni dei Consumatori e alla Polizia Postale


Il mondo di internet è sempre più strutturato, e dove fino a qualche anno fa vigeva una sorta di anarchia e i confini tra lecito e non erano poco definiti, ora esistono leggi pronte a tutelare venditori e consumatori.

In occasione della giornata del consumatore Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail, ha pensato di preparare una guida per conoscere i propri diritti riguardo agli acquisti online, basandosi sulla legge italiana, conforme alla normativa europea.

Attenzione ai prezzi e alle spese di invio e restituzione

La prima cosa ingannevole sono i prezzi. Chi vende non sempre è chiaro nell’esplicitare quali saranno i costi finali di un prodotto o servizio. Costi di spedizione e spese di restituzione, ad esempio, devono sempre essere dichiarati: in caso contrario saranno a carico del venditore.

Un’altra modalità di informazione ingannevole, sempre riguardo ai prezzi, è quella di mostrare un prezzo iniziale incompleto: il venditore ha l’obbligo di riportare il prezzo totale in modo chiaro e immediato.

Si può sempre rescindere un contratto

Riguardo ai contratti, è bene che i consumatori sappiano che hanno sempre diritto a rescindere entro 14 giorni dalla ricezione della merce. Questo diritto è indipendente dalle cause di rescissione, che non si è obbligati a comunicare al venditore, il quale avrà a sua volta a disposizione un periodo di 14 giorni dalla ricezione del reso per rimborsare il cliente.

Nel caso in cui il contratto fosse manchevole della politica di recesso, i prodotti e servizi possono essere restituiti al venditore senza condizioni vincolanti.

Caselle prefleggate e messaggi ingannevoli

La truffa è sempre in agguato, e uno dei metodi più diffusi è quello di inserire caselle prefleggate con l’obiettivo di far acquistare un bene o sottoscrivere un servizio senza che l’utente se ne renda conto. Le caselle di conferma di acquisto devono sempre coincidere con un riepilogo delle informazioni relative al prodotto e ai costi totali ed essere selezionate dall’utente dopo aver letto e confermato la propria volontà di procedere all’acquisto.

Inoltre, se un bene o un servizio viene annunciato come gratuito, deve esserlo davvero. Messaggi che dichiarano il falso sono perseguibili per legge, per questo, quando un consumatore si trova a dover pagare per aver sottoscritto un servizio dichiarato gratuito, è in suo diritto essere svincolato dal contratto e non procedere al pagamento.

Norme europee

L’UE ha unificato le politiche di vendita, post vendita e servizio resi. Per quanto riguarda l’online è bene sapere che esiste un modulo di rescissione europeo che va utilizzato in caso si decidesse di annullare l’acquisto.

Altro elemento importante riguarda la garanzia europea di due anni, che, in caso di acquisto di beni con difetti di fabbricazione, dà diritto a cambi e riparazioni senza costi aggiuntivi.

Riguardo all’acquisto di contenuti digitali, come testi, musica o software, la possibilità di rescissione è limitata al periodo anteriore al download del prodotto stesso, e il venditore ha l’obbligo di esplicitare la caratteristiche e i limiti di compatibilità e riproducibilità del bene venduto.

Denunciare la truffa

Pur trattandosi di mercato online, una truffa rimane tale e viene considerata reato penale, proprio come se avvenisse al di fuori della rete. Per questo motivo non bisogna lasciare cadere atteggiamenti illeciti, ma riferire i fatti a enti preposti, come le Associazioni del Consumatori.

Le Associazioni dei Consumatori si occupano di assistere l’utente raggirato nel formulare e inoltrare la richiesta di ciò che gli spetta e nel far valere i propri diritti in caso non fossero stati rispettati. Qualora non fosse sufficiente, non bisogna perdere tempo e contattare quanto prima la polizia postale per depositare la propria denuncia.

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