Il Sindacato Cobas denuncia la gravissima situazione che si è venuta a creare nel mondo dei rifiuti con la protesta dei lavoratori di Brindisi e Mesagne e da tutto il mondo del lavoro, il meno tutelato di tutti .

I lavoratori della Ecotecnica di Brindisi questa mattina si sono fermati in attesa dei dispositivi di sicurezza e per la applicazione delle misure di sicurezza decise dal Governo.

Queste decisioni  stranamente si applicano fuori e molto meno sui luoghi di lavoro.

A Brindisi questa mattina sono arrivati i Carabinieri che hanno minacciato i lavoratori di denuncia per assembramento ,  cosa che doveva essere risolta per forza.

Dopo le proteste dei lavoratori si è giunti ad una umana mediazione , da una parte i carabinieri che volevano sciogliere l’assembramento ed i lavoratori dall’altra che chiedevano solo i dispositivi .

Sembra che a quel punto i carabinieri abbiano detto di sciogliere intanto l’assembramento e di rimandare da lì a poche ore le opportune soluzioni .

A Mesagne i lavoratori si sono fermati con le stesse motivazioni ed il Cobas ha invitato i propri iscritti a rivolgersi immediatamente al Sindaco Antonio  Matarrelli, in qualità di maggiore autorità sanitaria del territorio.

Dall’ospedale Perrino , dai Cup , il Cobas continua a ricevere lamentele di lavoratori di Sanitaservice per mancanza di protezioni.

Il Cobas ha scritto una lettera al Signor Prefetto  di Brindisi come coordinatore delle attività di contenimento del Coronavirus per chiedere l’applicazione delle leggi dello Stato Italiano per tutti i cittadini, non escludendo nessuno.