I dati divulgati da anni, dai Sindacati dei Lavoratori, parlano chiaro e parlano di un tasso di disoccupazione nel territorio della Provincia di Barletta Andria Trani che ha abbondantemente superato il 55%.

Un dato che, se fosse la reale e veritiera rappresentazione della realtà, sarebbe drammatico, di dieci volte superiore alla percentuale che si registra in altre regioni d’Italia e persino superiore a quello dei Paesi più poveri del pianeta. Evidentemente, come tutti ben sanno e ne sono consapevoli, dentro quel 55% di disoccupazione si nasconde tutto un mondo cosiddetto del “sommerso” il quale comunque rappresenta un dato umano, economico e sociale.

Proprio nel peggior periodo dell’economia italiana e mondiale ma anche dei rapporti sociali ed umani, gli invisibili nascosti in quella percentuale si ritrovano senza alcuna forma di sostegno né di rappresentanza e sono oggi la parte più debole, senza alcuna forma di sostegno né di tutela né di indennizzo.

Una percentuale di invisibili che è stata stimata, secondo i dati diffusi dalla segreteria generale della CGIL Bat, prendendo a riferimento uno studio dell’Inps sulle ispezioni, essere addirittura dell’82% nella Provincia Bt che si è posizionata, nel 2018, come la provincia pugliese con la più alta incidenza di lavoro nero. Un dramma nel dramma che però ancora oggi non è tenuto in considerazione. Eppure è un dato drammatico che segnerà profondamente il futuro di questa terra dove la propaganda political-elettoralistica sembra prendere il sopravvento sull’esigenza di capacità politiche e manageriali che siano al servizio delle inesistenti Politiche del Lavoro e dello Sviluppo. Un’emergenza che richiede interventi strutturali urgenti che mai sono stati presi, anche in funzione di una condizione di precarietà che ha spesso costituito anche un comodo ed allettante bacino elettorale per opportunismi politici e parapolisindacali. Oggi quella condizione preoccupa moltissimo perché quell’elevatissima percentuale di lavoro nero, sommerso e di elusione tributaria e fiscale sarà la bomba esplosiva in un contesto estremamente fragile e messo a dura prova qual è quello della Provincia Bat.

Una condizione che va affrontata apertamente e soprattutto fuori da schemi precostituiti che hanno visto nel consociativismo un’aggravante che sta manifestando tutti i suoi lati di debolezza. Andare oltre il fallimentare PES Cnel, che non rappresenta se non in piccolissima quasi insignificante percentuale il mondo delle Imprese; oltre le Associazioni consociate di Rappresentanza, che dovrebbero essere parte equidistante dalla politica ma che si è confsociata con essa; oltre tutto ed oltre tutti ora è in gioco la sopravvivenza e quando è in gioco la sopravvivenza la politica si deve inchinare e deve rompere i suoi schermi di protezione e scendere in campo dimostrando Capacità e Valore. Proprio quelle capacità e quel valore che ancora non abbiamo avuto modo né di verificare né di apprezzare. Non abbiamo bisogno di Sceriffi di strada ma di politici e dirigenti capaci e seri. La sfida per la nuova rinascita è lanciata.

 

Intervento stampa
di Savino Montaruli Presidente Associazione “Io Ci Sono!”