Quello che si temeva potesse accadere ad una categoria disagiata afflitta dalle avverse condizioni meteo che continuano a condizionare il regolare svolgimento delle attività mercatali e fieristiche e da un crisi storica che continua a portare dietro di sé conseguenze drammatiche, è accaduto.
Con ordinanza del n. 61 del 3 marzo 2020 “Emergenza COVID-19 (Coronavirus)”, il Sindaco del comune di Gallipoli ha disposto la chiusura del mercato settimanale di via Alfieri nel giorno 4 marzo 2020. Una decisione, quella del Sindaco Minerva, che ha immediatamente suscitato la reazione della Categoria degli Ambulanti che ora sono seriamente preoccupati per quanto possa derivare su scala pugliese e nazionale.
Interviene duramente il Coordinatore nazionale CasAmbulanti, il signor Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: “contesto duramente la decisione del Sindaco di Gallipoli il quale, autonomamente e con sole poche ore di anticipo, emana un’ordinanza sindacale partendo dal presupposto che sull’area mercatale ubicata in via Alfieri prendono parte numerosi utenti ed operatori commerciali provenienti anche da comuni limitrofi. Pertanto ritiene di adottare misure precauzionali di contenimento dell’epidemia quindi sopprime il mercato settimanale del giorno 4 marzo 2020 in tale area. Una decisione che contestiamo non perché non se ne condividano le eventuali ragioni di salvaguardia della sanità pubblica ma perché estremamente discriminatoria e fortemente persecutoria nei confronti di una sola ed unica categoria di operatori e di imprese. Non sto qui a spiegare il significato di questo provvedimento e di quanto questa ordinanza sia dannosa anche per i risvolti psicologici che genera in un’utenza, quella del mercato, già fortemente in calo ed in crisi mentre appare del tutto ingiustificata la mancata attuazione di provvedimenti di chiusura dei locali pubblici, dei luoghi di aggregazione e di tutte quelle attività imprenditoriali che resteranno regolarmente aperte, dove la gente potrà incontrarsi liberamente senza alcuna prescrizione di chiusura o di sospensione delle attività. Alla luce del provvedimento contestato auspichiamo l’immediato intervento del Prefetto che sospenda immediatamente l’assunzione di provvedimenti così drastici ed assolutamente ingiustificati per un’attività economica che si svolge all’aperto quindi molto più “protetta” rispetto ad altre strutture di vendita quali, ad esempio, gli Ipermercati ed i Centri Commerciali che continueranno a restare regolarmente aperti con l’aggravante di vedere quegli ambienti ancor più affollati proprio a causa della chiusura del mercato con consumatori indotti a raggiungere tali luoghi esenti da qualunque restrizione. Se con queste misure si voglia alimentare ancor di più il clima di fortissima tensione che il mondo dell’ambulantato sta vivendo allora che lo si dica apertamente. la nostra reazione non si farebbe attendere.”