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SPORTELLO ASCOLTO SOCIALMENTE – PRIMO MESE DEL SERVIZIO GRATUITO

Da poco più di  mese, dall’inizio del periodo di restrizioni imposte dal Governo, un’equipe di psicoterapeute ogni giorno è impegnata ad offrire gratuitamente supporto psicologico a chiunque ne avesse bisogno attraverso il servizio SocialMente, promosso da Rinascita Cooperativa Sociale e l’ATS SpecialMente.

Quasi 60 contatti da diverse regioni italiane, così percentualmente suddivise 

Puglia 64 %

Lombardia 11 %

Lazio 7 %

Campania 6 %

Sicilia 4%

a seguire Sicilia, Veneto, Liguria, Toscana e Marche. 

La maggior parte dei contatti Pugliesi sono per la quasi totalità della provincia di Lecce e più in particolare della città capoluogo.

Ci hanno contattato cittadini di ogni età, sesso e condizione sociale.

Le difficoltà emerse e sperimentate nella maggior parte dei casi fanno riferimento per lo più a stati ansiosi (36 %), panico  (17%), alterazioni dell’umore (13 %), situazioni problematiche derivanti da relazioni conflittuali in famiglia (11 %), nonché la solitudine e i cambiamenti nella routine quotidiana.

Nella fascia d’età che va dai 20 ai quarant’anni alla base del disagio prevale la paura (ansia, panico).

L’incertezza lavorativa, la precaria situazione economica come conseguenza delle restrizioni,  il possibile perdurare di cambiamenti radicali nelle normali abitudini ingenerano spesso sconforto e timore per non essere in grado di adattarsi o riorganizzarsi.

Nei prossimi giorni e per l’avvio della cosiddetta Fase 2, ormai prossima, lo sportello ascolto continuerà a rappresentare un servizio efficace per entrare in contatto con le emozioni per dargli un nome ed imparare a gestirle.

Continueremo ad aiutare le persone che richiedono il nostro supporto, costruendo con loro alternative efficaci per lavorare e trascorrere il tempo con creatività e per offrire stimoli per poter riorganizzare con la necessaria serenità la ripartenza.

Anche se distanti, attraverso quest’esperienza sentiamo le persone vicine a questa forma alternativa di supporto, probabilmente perché rappresenta un modo per sentirsi meno soli nell’affrontare questa situazione di emergenza.

 

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