BrindisiFocusItalia

Ostuni (Br).Report Supporto Psicologico Covid-19 

Bilancio al 30 aprile 2020 dell’esperienza di supporto Covid-19 che, a partire dal 15 Marzo 2020, ha visto gli Psicologi dell’Associazione impegnati nei servizi telefonico e di chat su Facebook

P.Ost It l’Associazione creata dagli Psicologi Ostunesi fa un primo bilancio dell’esperienza di supporto psicologico rivolto a chi, in questo particolare periodo di emergenza causato dal COVID-19, ha avvertito questa necessità. Il servizio, attivo dal 15 Marzo, ha visto gli Psicologi dell’Associazione impegnati nel supporto telefonico o nelle risposte a richieste avvenute via chat su Facebook.

Il servizio di supporto psicologico ha avuto un avvio spontaneo e un procedere in itinere altrettanto naturale, sostenuto dalla messa in condivisione di risorse e competenze personali dei colleghi: da quelle tecnologiche e organizzative, passando per quelle promozionali e di team-working, per finire con quelle specifiche professionali per la gestione dei colloqui telefonici. Ad oggi si può ritenere, dunque, promossa e apprezzata l’idea di un servizio di ascolto volontario a favore della popolazione che ha condiviso, attraverso le competenze specifiche di ogni operatore, la possibilità di intervenire nelle problematiche concernenti lo stress, la paura e le altre situazioni legate al Sars-Cov-2.

Modalità del servizio

Il servizio telefonico, garantito nella fascia oraria dalle 9.00 alle 20.00, è stato suddiviso per turni di circa due ore l’uno (con due Psicologi a turno) e con un orario più flessibile per i messaggi di testo in privato inviati su Facebook.

Frequenza

Il maggior numero di chiamate è stato riscontrato nel mese di Marzo rispetto al successivo.

Età e provenienza geografica

L’età degli utenti ha previsto un range molto ampio: dai 20 ai 69 anni, dunque, senza soluzione di continuità tutte le fasce (aggregate per decadi) hanno avuto una loro rappresentanza di accesso al servizio. La fascia più frequente tuttavia è stata quella dei trentenni (25.5%) che unitamente a quella dei quarantenni (20%) costituisce circa il 50% degli accessi.

Non si registrano sostanziali differenze tra uomini e donne, ma si rileva una leggera predominanza femminile (53,7%). La provenienza è stata per un buon 64,3% ostunese, un restante 25% provinciale e un non trascurabile 8,9% extra-provinciale. A ciò si aggiunge un unico contatto “fuori regione”.

Fasce orarie e durata delle conversazioni 

Quasi l’80% delle chiamate ha interessato le fasce orarie del mattino (35%) e della sera (41%), una parte residua – ma non meno importante – di utenza ha contattato il servizio nelle fasce orarie del pranzo e del primo pomeriggio. Il 50% dei colloqui ha avuto una durata tra i 15 e i 30 minuti. 

Tipologie delle richieste d’aiuto

È stato difficile trovare un criterio di aggregazione dei dati, poiché le richieste hanno spaziato dal semplice bisogno di parlare di chi vive da solo e accusa il colpo dell’isolamento forzato, passando per le crisi d’ansia, l’insonnia e la difficoltà della convivenza domestica, per finire con i problemi di gestione dei bambini piccoli. La quasi totalità (85.5%) delle richieste sono correlate alla contingenza COVID-19.

Conclusioni

Questo periodo ha visto gli Psicologi Ostunesi, professionisti esperti e volontari, impegnati a lenire le conseguenze della drammatica situazione cui ci ha costretto improvvisamente il Sars- Cov-2.

L’esperienza continua anche nella Fase 2, nella speranza di continuare ad essere d’aiuto alla popolazione chiamante. 

Condividi: