“Siamo pronti a far fronte al desiderio di vacanza dei turisti, sia italiani che stranieri, dopo settimane di isolamento forzato, ma con le dovute precauzioni. L’emergenza non è solo sanitaria ma anche economica perché attorno alle nostre strutture, ricettive e gastronomiche, ruotano decine e decine di lavoratori e, quindi, di Famiglie.

Siamo consapevoli che non sarà la stagione che avevano in mente di vivere e che era in programma di partire già con le vacanze pasquali ma abbiamo tutta la voglia e la determinazione di metterci in gioco”.

Queste le parole di Vincenzo Di Roma, presidente del Consorzio Albergatori Carovigno, all’indomani della presentazione alle massime Autorità governative nazionali del protocollo “Accoglienza Sicura” a firma di Federalberghi, Confindustria e Assohotel.

Il protocollo è stato redatto, quindi, da una task force composta da imprenditori e dirigenti, italiani e stranieri, espressione delle diverse categorie e tipologie di strutture turistico ricettive che, con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e sotto la supervisione del prof. Pierluigi Viale dell’Università di Bologna, direttore dell’Unità Operative Malattie Infettive del Policlinico di S. Orsola, hanno analizzato le diverse fasi dei processi di produzione ed erogazione del servizio, individuando gli eventuali punti critici e suggerendo le conseguenti misure da adottare. Di particolare importanza è stato il contributo della Croce Rossa Italiana.

Nella redazione del documento sono stati individuati i passaggi essenziali per garantire misure efficaci di prevenzione della diffusione del virus, allo scopo di tutelare la salute degli ospiti e dei collaboratori e di realizzare l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità, evitando tuttavia di snaturarne le caratteristiche.

Il documento è diviso in 8 parti: dopo una breve introduzione su finalità e campo di applicazione il capitolo 2 prende in esame le precauzioni da prendere in fase di ricevimento e check-in, seguono le disposizioni per pulizia delle camere e somministrazione alimenti e bevande. Il capitolo 5 è dedicato a meeting, conferenze ed eventi per poi concludere con informazioni per lavoratori e ospiti ed un capitolo dedicato ai dispositivi di protezione personale. In particolare, nelle reception e negli ambienti comuni degli alberghi il rispetto della distanza interpersonale obbligatoria di almeno 1,30 metri e nelle strutture, fornite di gel igienizzante per gli ospiti e per il personale, percorsi di entrata e uscita differenziati. Vietati gli assembramenti, previste misure per ridurre il tempo di permanenza nell’area di ricevimento

“Questo protocollo può rappresentare il punto di ripartenza – conclude Di Roma – la strada più sicura per consentire alle attività del sistema ricettivo di riaprire con i giusti presupposti”.