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Torre Guaceto amica delle api: in Riserva si lavora per proteggerle. Video

Si celebra oggi la Giornata mondiale delle api, insetti tanto importanti, quanto bistrattati. 

Insetti minacciati che trovano la loro casa sicura a Torre Guaceto grazie alla sua natura florida, grazie agli sforzi profusi per la sua tutela dal Consorzio di Gestione della Riserva e, da oggi, anche grazie ad una delle aziende agricole presidenti nel perimetro protetto, Pietrasanta. 
I proprietari hanno preso in fitto un terreno e anziché coltivarlo per ottenere profitto, lo hanno disseminato delle piante ideali per lo sviluppo delle api. Un’idea del tutto singolare, tanto speciale, quanto inaspettata. 
“Abbiamo aderito al progetto ‘Bee the future’ di Slow Food e Eataly ed abbiamo seminato il 23 marzo, il giorno del mio compleanno – ha raccontato Raffaele Leobilla, titolare dell’azienda inseme al fratello -, lo abbiamo fatto per il bene delle future generazioni. La maggior parte di quello che mangiamo viene prodotto grazie all’importante contributo dato dalle api, la maggior parte di noi non lo sa e chi lo sa, comunque le distrugge con l’agricoltura intensiva”. 
E ora le piante seminate a marzo da Pietrasanta iniziano a fare capolino in Riserva e a dare slancio vitale alle api, in un periodo molto importante per questa specie.
Maggio è un mese speciale per l’ape domestica, la specie conosciuta da tutti. In questo mese, infatti, si chiude il periodo della sciamatura iniziato ad aprile, il meccanismo con cui le colonie si moltiplicano. 
E ciò avviene grazie alla regina, l’unica femmina fertile dell’alveare che abbandona il nido accompagnata da un gruppo di giovani operaie e qualche fuco e va alla ricerca di un sito in cui formare il nuovo alveare.  
Questa festa è stata istituita dalle Nazioni Unite per promuovere la cultura apistica nel mondo intero e per ricordare a tutti l’importanza del ruolo svolto dalle api non solo nella nutrizione umana, ma anche nel mantenimento di alcune cruciali funzioni ecosistemiche, prima tra tutte l’impollinazione. 
Insomma, le api sono fondamentali tanto per la tenuta dell’ambiente, quanto per l’alimentazione umana, eppure vengono sterminate quotidianamente. 
Negli ultimi 30 anni è scomparso il 75 percento delle api presenti nel mondo. L’accanimento nei confronti di questi esseri viventi è iniziato ai tempi del DDT, famigerato prodotto fitosanitario lanciato sul mercato egli anni ‘70 e presto ritirato perché risultato nocivo per gli ecosistemi. 
Ma, anche oggi, le api continuano ad essere in pericolo. Una ricerca condotta nel 2017 dagli scienziati inglesi del Centre for Ecology & Hydrology ha rivelato che i pesticidi lanciati sul mercato in sostituzione del DDT sono fortemente neurotossici e ben più pericolosi dell’antesignano. 
Per tutelare la propria vita e l’ambiente occorre innanzitutto abbandonare i pesticidi. 
Una delle pratiche più nocive e popolare anche tra i piccoli proprietari di terreni è l’impiego di diserbanti e insetticidi nei mesi di fioritura. 
In primavera, non sono rare le morie di insetti e di interi alveari provocate proprio dal comportamento degli agricoltori e, quindi, dall’avvelenamento dei prati.  
Il rispetto per le api si attua attraverso il rispetto per i fiori e il Consorzio di Torre Guaceto combatte con tutte le sue forze per tutelare la specie e la biodiversità in generale, lo fa da sempre, sin dalla sua stessa istituzione. 
La governance della Riserva, infatti, promuove e sostiene l’agricoltura bio, dallo scorso anno, l’ente parco collabora con un’azienda apistica locale che ha installato alcuni alveari in Riserva, ciò per promuovere l’apicoltura di qualità, sostenere le funzioni ecosistemiche degli habitat di Torre Guaceto e avviare nuove pratiche di monitoraggio ambientale dell’area protetta. 
“E da oggi la Riserva è ancor più di prima una casa sicura per le api grazie all’importante contributo dato dall’azienda Pietrasanta – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio -, gli imprenditori ed agricoltori come i titolari di questa società sono per noi una speranza per il futuro e dovrebbero essere imitati da chiunque è impegnato nel settore agricolo”. 
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