BRINDISI.Failms:CHIUSURA DELL’IMPIANTO CRACKING DEL PETROLCHIMICO DI BRINDISI
Si è consapevoli del periodo di apprensione e di totale insicurezza che ci coinvolge oramai da circa tre mesi, evento che ha sconvolto le nostre convinzioni, la crescita economica di tante aziende, comprese quelle del nostro territorio, che ha leso molteplici lavoratori e le loro rispettive famiglie.
Si sta tentando un ritorno alla normalità, e riprendere da dove si era lasciati pare più arduo del previsto, i rischi persistono, e urge essere più vigili che mai.
I sindacati, i lavoratori, le aziende, stanno tutti dando il massimo affinché il futuro sia più roseo possibile, che si veda la luce in fondo al tunnel, ma non bisogna lasciare che timore e preoccupazione ostacolino questo percorso.
Una scelta affrettata, dettata probabilmente dalle ansie sulla salute e sul rischio ambientale che gli ultimi eventi hanno messo ancora più in risalto, è quella che ha decretato la chiusura dell’impianto cracking del Petrolchimico di Brindisi.
Basandosi sulla più totale presunzione, senza attendere esiti ufficiali da parte di chi di competenza, il sindaco Rossi ha ritenuto, a scopo precauzionale, che il Petrolchimico dovesse cessare la sua principale fonte di produzione, poiché dannosa per la salute dei cittadini.
Il detto “meglio prevenire, che curare”, assume valore nel momento in cui sussiste qualcosa da prevenire, ma dato il mancato arrivo di dati certi da parte dell’Arpa, la soluzione presa dal Sindaco Rossi rappresenta soltanto l’ennesima stangata ad un settore in piena crisi.
Una sola frettolosa decisione che avrà conseguenze quanto sulle aziende di manutenzione dell’impianto (indotto), quanto sulla Versalis e maestranze; che sulle aziende a cui Versalis fornisce i suoi prodotti, ma soprattutto i livelli occupazionali, e ciò sancirà ulteriori tensioni per i lavoratori già turbati da una Pandemia che ancora non si arresta, oltre che il costretto utilizzo da parte delle aziende di ammortizzatori sociali.
Inutili preoccupazioni prive di fondamento daranno il colpo di grazia ad un’industria, come quella locale, oramai logora, e il colpo non verrà dall’alto, non sarà lo Stato, ma un’amministrazione comunale frettolosa con decisioni discutibili.
Allo scopo di riparare a tale azione, le Segreterie Sindacali Territoriali dei Chimici, in uno con le RSU, hanno richiesto, e ottenuto, un incontro dal Prefetto che si terrà lunedì 25 maggio; al fine di tenersi pronti e di proteggere i lavoratori delle aziende (indotto) di manutenzione dell’impianti all’interno del Petrolchimico, la Failms ha convocato il Direttivo Sindacale così da consultarsi, e poter decidere le eventuali contro-azioni da intraprendere in merito alla vicenda in oggetto, naturalmente, insieme alle Segreterie Sindacali Territoriali dei Chimici.