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Nell’anniversario del Microcredito diocesano il primo ”Gesto Concreto”. ad un anno dalla firma della convezione tra Diocesi Brindisi-Ostuni e Bcc Ostuni

In piena emergenza Covid-19, il Progetto Policoro della diocesi di Brindisi-Ostuni realizza il suo primo “Gesto concreto”, segno di Speranza e frutto dell’impegno in un tempo così oscuro e incerto. In gergo, per gesti concreti si intendono: «le imprese, i liberi professionisti e le associazioni che creano opportunità di lavoro dignitoso, e che testimoniano con letizia che è possibile superare rassegnazione e fatalismo, in una relazione feconda e generativa con il territorio che abitano». Il volto del gesto concreto della diocesi Brindisi – Ostuni è quello di Samuele, 25 anni, brindisino.

Ha realizzato il suo progetto d’impresa di Digital marketing con l’ausilio dell’Equipe del Progetto Policoro diocesano, da cui è stato accompagnato passo dopo passo. Tutto questo per mezzo del micro-credito diocesano, ovvero quella particolare forma di credito che fa riferimento alla persona ed al suo progetto e non a garanzie reali che caratterizzano il credito tradizionale, «basandosi non unicamente su modelli e valutazioni economiche-finanziarie, bensì attuando un rapporto di fiducia con i beneficiari fondato sulla conoscenza reciproca». Il 27 Maggio 2020, ricordiamo con gioia l’anniversario della firma, avvenuta presso la sede del Progetto Policoro (Ex-Scuole Pie, Via Giovanni Tarantini 39), della convenzione del progetto di micro-credito tra la diocesi di Brindisi/Ostuni e la banca di credito cooperativo di Ostuni, a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, quale strumento economico per la crescita della comunità. Fu un pomeriggio di maggio che rimarrà nella memoria di tutti i presenti. Riuniti, assieme all’arcivescovo Mons. Domenico Caliandro, il presidente della BCC, Francesco Zaccaria, il tutor del Progetto Policoro, Don Mimmo Roma e le animatrici di comunità Valentina e Francesca, tutti i responsabili delle varie realtà che compongono la nutrita equipe del Progetto (Confcooperative, Confindustria, CISL, Coldiretti, Confagricoltura, Libera, MLAC, Salesiani, Acli, CNA, Coop. Eridano, UGDC, GAW, liberi professionisti, esperti). L’emozione per quanto accadeva era palpabile ed è stata espressa da molti con pensieri e riflessioni cariche di gratitudine. La strada percorsa sino a quel momento è stata tanta: dal congiungere diversi soggetti con proprie peculiarità e professionalità, al dialogo costante, alla condivisione, alla promozione e all’accompagnamento. Lungo è stato il lavoro, ma svolto con assoluta gratuità. Tutto ciò per raggiungere assieme un unico obiettivo: «combattere la rassegnazione e la mentalità legata all’assistenzialismo statico, promuovendo, al contrario, una nuova “cultura del lavoro”, ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana, nella consapevolezza della urgente “necessità di un radicale cambiamento di mentalità e di cultura che porti il giovane ad attivare le sue potenzialità in un’ottica di imprenditorialità personale».

Rispondere a problemi sociali con reti comunitarie”. È questa dunque la grande forza del Progetto Policoro. Oggi, a distanza di un anno dalla stipula della convenzione di micro-credito e a pochi mesi, altresì, dalla nascita del primo gesto concreto, non ci si ferma e, nonostante i tempi che si stanno vivendo, si prosegue per la retta via con il cuore, la mente e le braccia a servizio dei nostri giovani.

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