Anche in Puglia, come già annunciato, i saldi estivi sono stati posticipati all’1 agosto e dureranno fino al 15 settembre. Il tutto, ovviamente, fatte salve diverse disposizioni riguardanti eventuali peggioramenti della situazione epidemiologica.

I saldi dovranno svolgersi seguendo le norme di sicurezza già in vigore per il contenimento di contagi da covid 19.

Federmoda-Confcommercio della provincia di Brindisi, in ogni caso, pur sperando in un esito positivo degli stessi saldi, esprime forti preoccupazioni per il preannunciato crollo della spesa (uno studio della Confcommercio nazionale stima un calo di oltre il 40%). Il che andrebbe a vanificare gli effetti benefici delle stesse vendite in saldo.

Dal dopo-lockdown ad oggi, purtroppo, non si è registrata l’auspicata ripresa dei consumi, soprattutto nei centri cittadini, a partire dalla città di Brindisi dove il commercio dei corsi principali e delle altre zone centrali sta vivendo una fase difficilissima.

Le cause sono molteplici e riguardano il maggiore afflusso di cittadini-lavoratori in centro per il massiccio ricorso allo smart warking, il ritardato pagamento delle indennità di cassa integrazione, la concorrenza incontrollata dei centri commerciali e, non certo per ultimo, il problema della carenza di aree di sosta a ridosso del centro. Con l’entrata in vigore dell’ordinanza che fissa fino alle ore 20 la possibilità di transitare e sostare con le auto, è evidente che il commercio subisce pesanti conseguenze negative che finiscono per aggravare ulteriormente la situazione di crisi.

Proprio per questo, l’auspicio è che si possa intervenire – a partire proprio dai saldi dell’1 agosto –  con dei correttivi e soprattutto con iniziative di attrazione, capaci di far rivivere il centro storico di Brindisi. Il tutto, in attesa dei tanto auspicati interventi strutturali, a vantaggio dell’intero comparto commerciale.

 

Federmoda-Confcommercio Brindisi