Il Sindacato Cobas è a dir poco allarmato della scelta del Ministero dell’Interno di inviare 80 fratelli migranti alla struttura di Restinco trasformata in poche ore in una struttura sanitaria ,pur non avendone assolutamente le caratteristiche.

I dipendenti trasformati di fatto senza alcuna formazione e dispositivi di protezione idonei alla situazione  in operatori sanitari.

Il Cobas è pronto a denunciare agli Enti Preposti per le leggi non rispettate per gli operatori del Centro e per le disumane condizioni in cui i migranti realizzeranno la quarantena.

La città ha dovuto assistere inoltre ad una deportazione di massa verso Napoli e Roma dei migranti ospitati fino a ieri nel Centro di Restinco , di cui molti  lavoravano nei campi circostanti il centro ed integrati nel territorio.

Insomma , i lavoratori del Centro hanno vissuto intere giornate di disorientamento perché non venivano messi a conoscenza di niente .

I lavoratori hanno dovuto telefonare ieri sera al Sindaco di Brindisi , Riccardo Rossi, massima autorità sanitaria del territorio per chiedere cosa stesse succedendo ed invitandolo a presentarsi vicino al Centro di Restinco.

Il Sindaco dopo un po’ ha telefonato ai lavoratori assicurandoli di aver parlato con la Prefettura che affermava che non c’era nessun caso di Coronavirus tra i fratelli migranti.

Ma si può di fronte ad un avvenimento così importante per la città funzionare in questo modo così barbaro?

La città di Brindisi ancora una volta usata a proprio piacimento dai governanti di turno senza che nessuno ponga delle legittime domande di protezione per i lavoratori coinvolti ed i migranti arrivati.

Persone che hanno vissuto odissee tra deserti da attraversare , centri di detenzione in Libia , viaggi in mare a dir poco pericolosi, vengono stipati adesso in 8 per container con un solo bagno per effettuare la quarantena che non è proprio una passeggiata.

Sembra che nella giornata di oggi, Mercoledì 15 Luglio,  debbano arrivare altri 40 migranti trasformando di fatto il Centro di Restinco in un lazzaretto di antica memoria.

La civiltà sembra ancora non abitare nella nostra città!!!

 

Per il Cobas Roberto Aprile