Si è tenuta nelle ultime ore la riunione dell’assemblea del canale Reale che segna la chiusura della prima fase dei lavori tecnici e l’avvio delle consultazioni che porteranno alla definizione del Documento Strategico attraverso il quale si arriverà alla rinascita del canale Reale.
Hanno preso parte alla conferenza organizzata presso il castello di Carovigno rappresentanti degli enti interessati territorialmente dall’attraversamento del Reale e di quelli coinvolti nella futura gestione del torrente. Presenti i delegati di: Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che hanno organizzato la riunione, Regione Puglia, Politecnico di Bari, Comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, di San Vito dei Normanni e Villa Castelli, Fai Puglia, Soprintendenza ai beni culturali, Arneo, Arpa Puglia, Ordine regionale dei geologi, Asset, Università del Salento, Italia nostra.
Tra gli obbiettivi generali della strategia ci sono la valorizzazione del patrimonio storico culturale e ambientale del Reale, la gestione degli eventi emergenziali, la costruzione della comunità di fiume.
“Quella di oggi è una riunione molto importante perché abbiamo iniziato la redazione del piano strategico a seguire del quale realizzeremo gli specifici piani di azione per ciascuna delle tre macroaree che abbiamo individuato a livello territoriale – ha spiegato Andrea Zotti, ingegnere della Regione Puglia -, ci stiamo già muovendo anche a livello nazionale per indirizzare il Ministero nell’ambito dell’elaborazione della programmazione 2021-2027 che potrebbe prevedere premialità per le realtà che hanno già stipulato contratti di fiume”.
A stretto giro inizieranno i webinar finalizzati all’ascolto delle proposte del territorio e che vedranno il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto coinvolto in modo trasversale. Il primo è fissato per il 21 luglio e riguarderà l’area di Villa Castelli, Francavilla Fontana e Oria, il secondo fissato per il 9 settembre, riguarderà Latiano e l’agro di Mesagne, il terzo fissato per il 16 settembre riguarderà gli enti presenti nel territorio che va dal centro urbano di Mesagne al tratto finale del Reale, a Torre Guaceto.
“Nonostante le difficoltà organizzative – ha commentato Francesca Calace, docente del Politecnico di Bari -, stiamo rilevando una crescente attenzione nei confronti del tema e la disponibilità da parte di tutti i partner coinvolti a cambiare il proprio punto di vista sul canale Reale – in sintesi, da problema a risorsa -, e ne siamo soddisfatti. Ora è necessario che i tutti gli attori, e in particolare i Comuni, siano propositivi ai fini dell’individuazione degli interventi attraverso i quali decideremo la strategia comune per la rinascita del Reale. Ora la parola passa al territorio”.
Tanti sforzi sono già stati profusi negli anni dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per lo studio delle caratteristiche del Reale e tanti altri si è pronti ad affrontare pur di veder rinascere il torrente e, quindi, per una maggiore tutela dell’Area Marina Protetta, il tratto finale del canale.
“Siamo lieti di constatare che ora gli enti interessati dalla vita del Reale sono pronti a rimboccarsi le maniche per la protezione e la valorizzazione del corso d’acqua – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Torre Guaceto -, noi dell’ente gestore dell’area protetta saremo coordinatori di tutti i tavoli tecnici che si terranno e ciò ci inorgoglisce. Ancora una volta lavoreremo per il bene della riserva e di tutto il territorio”.