Ceglie Messapica (Br).Arriva il primo festival di libri in Valle d’Itria. Una Valle di Libri 2020
L’appuntamento è il 5 e il 6 settembre a Ceglie Messapica, presso il Belvedere Monterrone, una delle terrazze sulla Valle d’Itria.
Inizia in una location di grande fascino l’avventura del festival Una Valle di Libri, l’evento, la cui direzione artistica è affidata a Flavio Cellie, ideato da New Music Promotion e Glocal Media con il sostegno del Comune di Ceglie Messapica. Un’agenda fitta di appuntamenti per chi ama la lettura, l’incanto delle storie che si dipanano sulle pagine stampate e accendono sogni e fantasie. Due serate dedicate ai libri ed ai loro autori per animare il territorio e offrire ai suoi ospiti un nuovo contenitore culturale. L’evento prevede l’attuazione delle norme anti-Covid attualmente in vigore. I posti seduti saranno posizionati nel rispetto del distanziamento interpersonale. Gel igienizzanti saranno a disposizione per il pubblico. Sarà possibile seguire la diretta streaming audio/video degli eventi sulla pagina Facebook del festival. Dal vivo invece non mancherà il classico firmacopie con gli autori al termine di ogni incontro.
Progetto
L’idea alla base del progetto Una Valle di Libri è una versione innovativa – nel format, nelle location e nella promozione – dei diffusi “salotti” letterari già presenti sul territorio nazionale, che registrano la presenza, nel loro programma, di importanti autori di libri a livello nazionale. Il raggiungimento dell’obiettivo di innovazione del format, infatti, parte già dalla realizzazione dell’evento in location caratteristiche e rappresentative della Valle d’Itria, adattabili alla dimensione, in relazione al pubblico, di ogni appuntamento previsto. Gli elementi architettonici del territorio sono anche il filo conduttore della realizzazione del brand identificativo dell’evento. Le location permetteranno di utilizzare uno scenario mozzafiato, enfatizzato da elementi scenografici che possano renderlo un set a cielo aperto. Il risultato è, così, una produzione confezionata secondo lo stile di intrattenimento televisivo, attraverso la realizzazione di interviste e speciali sugli appuntamenti in rassegna. Collaborazione strategica, dal punto di vista promozionale, è quella con il territorio locale, coinvolgendo diverse aziende pugliesi che abbinino il loro marchio, know-how e storia alle tematiche che scaturiscono dai libri. Elemento importante del progetto è la comunicazione, attraverso una campagna che coinvolga media tradizionali ed innovativi, in collaborazione con case editrici e testate giornalistiche nazionali e locali.
Format
Il format dell’evento punta a creare, durante ogni appuntamento, un dibattito sui temi più importanti di attualità a livello nazionale, riportandoli, il più delle volte, nella dimensione locale. L’autore ospite si confronta sul palco con un interlocutore ma interagisce allo stesso tempo con il pubblico presente nella location o collegato, attraverso i canali social dell’evento, che può intervenire ponendo domande inerenti la tematica che varia in ogni appuntamento.
Programma
La formula della presentazione di più libri nella stessa serata porterà a spaziare tra i vari temi di attualità, partendo dalla presentazione dei libri. Dal tema ex-ILVA ai sentimenti dal punto di vista di diverse generazioni, attraverso la celebrazione di una canzone, fino alla riforma della giustizia e il mondo della poesia e del teatro. Problemi della nostra Italia e spunti per celebrare il nostro paese per ricordarci che abbiamo sempre avuto la forza per ripartire: questo è l’input che la prima edizione del festival vuole lanciare. Si inizierà da due promettenti giovani autori pugliesi, Davide Simeone e Viviana Guarini, che presenteranno i loro ultimi romanzi, pretesto per parlare di una generazione alle prese con tempi incerti. Uno dei big più attesi sarà il maestro italiano del genere noir, autore del romanzo già definito “il giallo dell’estate 2020”, Gianluca Arrighi. Lo scrittore e penalista converserà con un’eminente personalità in ambito giuridico, il già Presidente dell’Ordine degli avvocati della Provincia di Brindisi, Augusto Conte. I due parleranno, partendo dai casi di cronaca attuali, del sistema giudiziario italiano, analizzandone i problemi. Da temi più impegnativi si passerà a temi più leggeri, quale quello del libro della scrittrice Laura Rizzo che celebra una canzone che tutti conosciamo, Il cielo in una stanza, di Gino Paoli, portata al successo da Mina, per un racconto intriso di aneddoti e curiosità. Nella conversazione con il musicista e cantautore tarantino Emanuele Barbati si farà un excursus musicale e sociale dell’Italia dal 1960 ad oggi. Evento speciale, a chiusura del festival, sarà l’incontro con un altro big, Cosimo Damiano Damato, poeta e sceneggiatore che dialogherà con Valerio Manisi, regista e autore contemporaneo con molti interessi in comune con Damato. Si parlerà di ex-ILVA fino a divagare sui temi del teatro e del momento di stallo dovuto alla situazione di emergenza che viviamo. “Last but not least” presentazione in anteprima del libro non ancora uscito in cui Damato ci racconta il suo rapporto con Alda Merini.
5 settembre, ore 19:30
Davide Simeone – Le ragazze stanno bene
Conversazione con Antonella La Camera.
Fra una concezione confusa e paranoica della felicità, tradimenti e incomprensioni, dating app e Instagram stories, malattie e frustrazioni, si intrecciano e si consumano le vicende di giovani donne e uomini che provano a fare i conti con i propri errori e le proprie insicurezze, consapevoli che la vita non è un gioco interattivo in cui puoi scegliere il finale che preferisci o ricominciare dall’inizio e provare percorsi alternativi. Ma alla fine, nonostante tutto, da qualche parte le ragazze stanno bene. Davide Simeone ha vinto con questo romanzo il premio letterario Ludovica Castelli nel 2019. Avvocato, classe 1984, dopo varie esperienze professionali a Londra e a Valencia, è tutor per la Fondazione Paolo Grassi a Martina Franca e si occupa di copywriting e comunicazione.
5 settembre, ore 20:30
Laura Rizzo – Il cielo in una stanza – Il 1960: Paoli, Mina e una canzone rivoluzionaria