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Cia Puglia: “Caos Agea sulla misura 11 del PSR, fondi a rischio”

In tutta la Puglia centinaia di aziende agricole, che hanno partecipato al bando per la misura 11 del PSR, hanno ricevuto delle PEC per la presenza delle solite anomalie informatiche che bloccano e ritardano i processi partecipativi e le erogazioni dei fondi.

A denunciare l’ennesima disfunzione burocratica a danno degli agricoltori pugliesi è CIA Agricoltori Italiani della Puglia. “AGEA, come spesso accade per gli adempimenti che gravano sugli agricoltori, sta usando toni perentori”, si legge nella nota diffusa da CIA Puglia. “Entro dieci giorni, in alcuni casi venti, l’azienda deve contestare, sempre via Pec, le non conformità tra lo stato di fatto e quanto rilevato da Agea; contestazioni che, in caso di mancata opposizione, determinerebbero in parte o in toto la decurtazione del premio richiesto”, ha specificato Cia Puglia, facendo riferimento a quanto scritto nelle comunicazioni AGEA. “La lettera di riscontro, inoltre, va inviata oltre che ad Agea, anche agli Uffici provinciali dell’Agricoltura di competenza. Dopo anni di inspiegabile silenzio, adesso Agea si risveglia di colpo e mette fretta a produttori e tecnici. Si deve far presto per correggere le anomalie determinate dal sistema informatico e non per errata indicazione da parte degli agricoltori o dei tecnici. La responsabilità del disguido, dunque, è di Agea, ma le conseguenze come al solito vengono scaricate sugli agricoltori”. Il rischio è che dette anomalie informatiche, se non risolte entro il 5 ottobre, determineranno per Agea una penalizzazione del 60% della quota comunitaria. C’è il rischio, dunque, che l’Unione Europea intervenga per punire l’inefficienza di Agea, penalizzando però gli agricoltori. La misura 11 sostiene l’agricoltura biologica. Si tratta di una misura del PSR che promuove la biodiversità, il rispetto del benessere della fauna locale, l’utilizzo responsabile di energie alternative e di risorse non rinnovabili. Finanzia gli agricoltori singoli e associati che puntano a ottenere prodotti di elevata qualità. “Nonostante il via vai di aziende e tecnici verso gli UPA le anomalie permangono. C’è il rischio che gli agricoltori siano danneggiati e beffati. Occorre che governo centrale e Regione Puglia intervengano per evitare che quanto stiamo evidenziando come CIA Agricoltori Italiani della Puglia comporti nuove e ingiuste penalizzazioni per gli agricoltori pugliesi”.

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