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COVID e GDO: il digitale come risposta immediata al cambiamento. Ecco le nuove sfide

  • Meno spese e scontrini più alti, com’è cambiato il consumatore

  • I volantini digitali sono stati la chiave per sopperire l’assenza di quelli cartacei mantenendo invariata la copertura

  • Per la GDO saranno obbligatorie una mentalità omnicanale e “figital”

Ottobre 2020. È un anno totalmente fuori dalla normalità, sotto vari punti di vista. Un anno di sfide e grandi cambiamenti per i retailer, che hanno dovuto stravolgere in modo repentino strategie e misurazioni dei KPI, adeguare i punti vendita tra norme di sicurezza, nuovi orari e periodi di chiusura.

Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail ed esperti in cataloghi digitali, ha svolto un ruolo decisivo durante la transizione, e continua a svolgerlo, supportando i retailer in tutto il processo di cambiamento.

Dati alla mano, ecco come si sono comportati i retailer in questi mesi, quali le best practices e cosa potenziare secondo le previsioni di Jaume Molins, Country Manager Italia, che analizza le principali tendenze per quanto riguarda le strategie di marketing del settore retail e a otto mesi dall’inizio della situazione di emergenza causata dal COVID-19, si appresta a trarre le prime importanti conclusioni.

Il digitale come risposta immediata a cambio e incertezza

«Durante la crisi è stato possibile osservare le diverse fasi che hanno interessato la GDO: dal sovraffollamento alle code infinite, passando per le limitazioni alla mobilità. In generale, i retailer sono stati in grado di comunicare tranquillità, sicurezza e vicinanza al consumatore. La stragrande maggioranza ha adattato la propria strategia di marketing, sia modificando il tipo di comunicazione o promozione, sia modificando il canale. Abbiamo assistito al ricorso frequente al canale digitale per poter adattare il messaggio in tempo reale, in un momento in cui l’incertezza e il cambio erano una costante.»

I volantini digitali sopperiscono i cartacei mantenendo invariata la copertura

«Fin dal primo momento Tiendeo si è messa a disposizione dei retailer per aiutare a comunicare meglio e in modo più efficace, spiega Jaume Molins: cambiamenti negli orari e nelle aperture dei punti vendita, nuove regole nei negozi, misure di sicurezza… Successivamente abbiamo creato nuove soluzioni per misurare i tempi di attesa per entrare in negozio, o per dare maggiore visibilità al canale e-commerce.

Molti altri clienti dovevano aumentare la visibilità online delle loro promozioni a causa dell’impossibilità di distribuire volantini cartacei. Senza dubbio, il catalogo digitale è stato fondamentale in un momento come quello che abbiamo vissuto quest’anno.»

Tagli negli investimenti con aumenti nel budget destinato al digital

«In tutti i settori, sia la strategia che i budget hanno subito delle modifiche più o meno importanti.. Quei retailer che sono stati costretti a chiudere i loro negozi, sono coloro che hanno ridotto maggiormente il loro investimento. D’altra parte, altre tipologie di retailer grocery hanno aumentato molto di più i loro investimenti nel digital e in particolare nel volantino digitale, poiché per questo settore il catalogo settimanale o bisettimanale è parte essenziale della strategia di comunicazione.»

Tecnologia e extended network insieme a Google e Facebook per garantire KPI

«Quando e circostanze impongono una rivoluzione tanto grande quanto necessaria, il retailer prova un certo scetticismo nel cambiamento nella misurazione dei KPI. Ecco perché la strategia che meglio ha funzionato è stata quella di stabilire una metodologia in grado di combinare la nostra tecnologia e il nostro extended network insieme a Google e Facebook e che fosse in grado di garantire risultati paragonabili ai KPI precedenti. Come accennato, molti rivenditori sono passati dal catalogo cartaceo a quello digitale e in Tiendeo li abbiamo aiutati in questa transizione garantendo una copertura demografica identica.»

Nuove sfide per la GDO. Raggiungere l’eccellenza in campo digitale

«La GDO ha davanti a sé grandi sfide a breve, medio e lungo termine. In primo luogo troviamo un cliente che fa meno acquisti ma con uno scontrino più alto, quindi è fondamentale catturare quel potenziale cliente, ovvero che il cliente ci scelga rispetto agli altri. Nel medio termine la “guerra” per il posizionamento e la comunicazione sarà online, di conseguenza, la GDO ha bisogno di raggiungere l’eccellenza in campo digitale, sia con finalità e-commerce che per il drive to store. La mentalità omnicanale e “figital” sarà un must.

A lungo termine, la crisi del covid e le nuove abitudini dei consumatori saranno la chiave per comprendere il ruolo delle grandi superfici create per il consumatore degli anni ’80 e ’90, stiamo già vedendo quante di queste superfici si stanno adattando per offrire un’esperienza più appropriata per il consumatore di oggi.»

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