La triste storia delle Terapie Intensive e del prossimo Lockdown
Nella mia vita cerco sempre di seguire la logica e mai il profitto, ma capita spesso che logica e profitto vanno di pari passo! Oggi riflettevo su una questione molto delicata e vi invito a perdere un minuto del vostro tempo per leggere e semmai commentare secondo il vostro punto di vista un questione assai delicata ossia quella delle terapie intensive e della sanità in genere.
Ante Covid-19 il nostro paese contava circa 5.000 posti letto nelle terapie intensive, ad oggi nonostante il piano Arcuri e l’emergenza sanitaria il numero disponibile è arrivato ad appena 6.500 circa. Un numero talmente esiguo che ci sta portando lentamente verso un altro inevitabile Lockdown.
Ma parliamo di numeri!
Entro la fine dell’anno l’azienda Italia brucerà altri 160miliardi del PIL nazionale tra mala gestio e aiuti di Stato. A questo dobbiamo aggiungere circa 300Miliardi della cosiddetta “potenza di fuoco annunciata dal premier Conte” che consiste nell’indebitamento collettivo che si va ad aggiungere agli ulteriori 900Miliardi in circolo del debito già precedentemente contratto da Imprese e Famiglie Italiane e circa 350miliardi di crediti problematici che nessuno paga (e che come una palla avvelenata passano da un creditore all’altro). Non per ultimo la svalutazione complessiva degli immobili di proprietà, delle attività commerciali e l’inevitabile utilizzo dei risparmi di una vita per far fronte alle emergenze familiari… azioni che inevitabilmente stanno impoverendo e indebolendo Popolo e Nazione (La Cina ringrazia). E non dimentichiamo gli oltre 2Mila e 600Miliardi di Debito Pubblico a cui a breve bisogna aggiungere gli effetti dei Bonus e dei Super Bonus.
Pertanto il costo complessivo della Pandemia da marzo ad oggi è costata circa 600Miliardi, oltre ai disagi di vita sociale e agli eventi luttuosi “distaccati” che ci stanno costringendo a vivere!
A questo bisogna necessariamente aggiungere il forte terrorismo mediatico che sembra essere architettato per saturare la resistenza psicologica anche dei più scettici, pertanto la mascherina, l’uso incondizionato dei disinfettanti e il distanziamento sociale a quanto pare non bastano più.
Ma torniamo a noi, perché non si è seguito l’istinto della logica?
Perché le numerose Task Force non hanno preferito concentrare tempo e risorse per intensificare le aziende ospedaliere?
In questi giorni ho voluto cimentarmi nel contattare numerosi produttori che operano nella sanità e che commercializzano anche i posti letto (chiavi in mano) per le terapie intensive, il tutto per conoscerne disponibiltà e prezzi.
E’ saltato fuori che per la realizzazione di un posto letto ben attrezzato utile per la terapia intensiva il costo è di euro 60.000,00 circa ed euro 5.000,00 per ogni posto letto attrezzato per malattie infettive.
Il costo giornaliero di un paziente ricoverato in terapia intensiva “affetto da Covid-19” è di circa 2.750,00 al giorno (personale incluso) e la durata media del ricovero è di circa 8 giorni (costo complessivo 22.000,00).
Il personale impiegato è di circa 12 unità ogni 20 posti letto quota che si abbassa a 6 unità per i reparti tradizionali.
In Italia su 60milioni di abitanti ad oggi abbiamo circa 276.000 positivi al Covid-19 di cui 14.981 ricoverati (5,4%) e 1.536 in terapia intensiva (0,56%).
La nostra nazione dispone di numerose aziende ospedaliere inutilizzate tra cui quelle militari e se oggi il virus andasse fuori controllo la nostra nazione farebbe fatica ad affrontare l’emergenza sanitaria in quanto non dispone nè di cure efficaci, né di strutture a sufficienza!
Pertanto la domanda che tutti ci dovremmo porgere è la seguente:
perché non si è pensato a investire in modo deciso per strutturare reparti di malattie infettive e terapie intensive?
Con due Miliardi e mezzo sapete quanti ulteriori posti letto potremmo realizzare?
25.000 posti attrezzati per la terapia intensiva a cui seguirebbero 20.000 nuove assunzioni (volendo anche a tempo determinato);
200.000 posti attrezzati per i reparti infettivi a cui seguirebbe ulteriori 60.000 nuove assunzioni;
Stando alle percentuali di cui sopra significa che se il virus sfocerebbe nelle sue forme peggiori colpirebbe non più di 5milioni di potenziali positivi che determinerebbero 270.000 ricoveri ospedalieri e non più di 27.000 unità da ricoverare in terapia intensiva.
Il costo complessivo di 27.000 degenze in terapia intensiva ammonterebbe a euro 600 milioni (personale compreso), mentre il costo complessivo dei 270.000 ricoveri ospedalieri nei reparti infettivi che dura mediamente 3 giorni ha un costo medio giornaliero di euro 1.600,00 per un totale di 1miliardo e 300milioni.
Praticamente senza chiudere nulla e mantenendo il distanziamento sociale, l’obbligo delle mascherine e tutte le accortezze del caso con un investimento di circa 5Miliardi da una parte avremmo portato la sanità Italiana ai livelli di quella Tedesca con 8 posti letto ogni 1.000 abitanti e dall’altra avremmo risparmiato 595Miliardi di debiti e potuto vivere in tranquillità l’eventuale peggio!
Però in compenso stiamo permettendo al Governo di sperperare il nostro esiguo patrimonio e subiamo la paura del collasso sanitario!
Tutto questo ha un senso?
A cura di Raffaele Tafuro