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SVASTICHE E SCRITTE FASCISTE SU SEDE CGIL DI BORGO MEZZANONE SOLIDARIETA’ E VICINANZA DA PARTE DELLA CAMERA DEL LAVORO DI BRINDISI

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Lo sfregio ai danni della Camera del Lavoro di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, è la prova provata, non certo la sola, della necessità di intraprendere azioni urgenti per contrastare l’onda nera che ormai non può più essere derubricata a isolati rigurgiti nazifascisti.


Le oltraggiose e volgari scritte apparse sull’entrata di una delle sedi Cgil più rappresentative della regione e di tutta Italia, ubicata nel territorio del Comune di Manfredonia ma più prossima a Foggia dove insiste il più grande insediamento spontaneo di immigrati, caratterizzato da condizioni di vita non tollerabili, pericoloso per chi ci vive e coacervo di caporali e organizzazioni criminali, per di più alla vigilia dell’anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio, figura storica del sindacato mondiale e originario di Cerignola, sono la plastica rappresentazione del clima d’odio che in questo periodo di enorme difficoltà per l’intera società alcune frange di estremisti di destra stanno cercando di alimentare.

Siamo vicini ai compagni di Borgo Mezzanone e, come Cgil Brindisi, chiediamo lo scioglimento immediato delle sigle che si richiamano al comun denominatore del fascismo: Casapound, Forza Nuova e tutte le realtà della galassia nera non hanno diritto di esistere! Non può essere il gioco semantico di richiamo o meno al disciolto partito fascista a impedire provvedimenti legislativi forti e definitivi contro chi al fascismo inneggia, pubblicamente e senza vergogna!

Quelli di Borgo Mezzanone sono gli stessi che in questi giorni sono i protagonisti negativi di alcune proteste che riscaldano le piazze di molte città italiane nelle quali si manifesta contro le misure previste dai tanti Dpcm firmati da Giuseppe Conte per cercare di contenere la pandemia. Anche il nostro Segretario Generale, Maurizio Landini, è tornato a chiedere lo scioglimento delle organizzazioni e degli aggregati neofascisti, gli stessi che in questi giorni provano a infiltrarsi e a cavalcare in modo violento il disagio sociale e le manifestazioni di protesta di chi sta patendo economicamente la crisi legata alla pandemia.

Oggi più che mai, l’apologia del fascismo deve essere punita in maniera esemplare per evitare che i vigliacchi e i violenti assurgano a esempi di una lotta che, invece, affonda le sue radici nei valori storici della sinistra, incarnati dalla Cgil e che trovano la loro espressione più alta nelle battaglie sindacali al fianco dei più deboli e degli ultimi, così come la lezione che ci è stata affidata da Giuseppe Di Vittorio ci insegna.

Nel rispetto delle normative anticontagio vigenti e in assoluta sicurezza, la Cgil sarà domani 3 novembre, alle 10, a Cerignola, davanti al bassorilievo apposto sul palazzo del vecchio municipio, in corso Giuseppe Garibaldi, per il 63esimo anniversario dalla morte di Di Vittorio. A seguire, i segretari Pino Gesmundo e Maurizio Carmeno terranno una conferenza stampa presso la sede della Camera del Lavoro di Borgo Mezzanone, dalle 11.

 

Il Segretario Generale

Antonio Macchia


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